Gli scienziati già sanno che cani ed umani mostrano comportamento ansiogeni simili derivanti da una stessa base genetica, e rispondono in maniera simile alle cure farmacologiche, ma recenti studi, in cui sono stati osservati otto Dobermann affetti da Disturbo Compulsivo Canino (DCC), condotti dalla Dottoressa Niwako Ogata, che insegna etologia al Purdue University College of Veterinary Medicine in Indiana, hanno evidenziato con esami di laboratorio, che cani affetti da DCC e persone affette da disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) condividono le stesse anomalie cerebrali (Fonte National Geographic).
La Dottoressa Jill Goldman, etologa californiana, che da molti anni lavora con cani affetti da DCC ci spiega come gestire un cane affetto da questo disturbo.
Come gestire un cane ossessivo-compulsivo?
“Per prima cosa, i padroni dei cani dovrebbero prestare attenzione a ogni comportamento troppo ripetitivo, come inseguire le ombre, dare morsi all’aria, mordersi i fianchi o il pelo, inseguire la propria coda o masticarsi a sangue le zampe.
Nel caso si notasse uno di questi comportamenti ossessivi, è bene non assecondarli. Per esempio, se quando un cane insegue la propria coda gli si presta attenzione, c’è il rischio che si senta incoraggiato e continui a farlo. “Si deve evitare di alimentare il fuoco”, dice Goldman.
Un altro suggerimento, continua, può essere quello di individuare i fattori di stress che potrebbero innescare l’azione ripetitiva. Per esempio, se si notasse che il proprio cane intraprende un comportamento ripetitivo per reazione a un rumore forte, evitare quel rumore sarebbe la cosa migliore da fare.
Goldman suggerisce anche di tenere il proprio cane occupato con qualche tipo di attività ricreativa. Per esempio, c’è una vasta gamma di giochi rompicapo che contengono cibo. Prima che i cani fossero addomesticati, passavano molto tempo e utilizzavano molta energia mentale alla ricerca di cibo; ora viene semplicemente riempita loro una ciotola.
Simili giocattoli stimolanti permettono ai cani di resistere allo stress, consentendo loro di impegnarsi in qualcosa di più costruttivo rispetto al comportamento ripetitivo.
Un gioco che, invece, per i cani è sconsigliato: usare quei puntatori laser usati per giocare con i gatti. In alcuni casi, inseguire la luce potrebbe sovraeccitare l’animale.
Infine, se si è molto frustrati per il proprio cane, Ogata invita a “ricordarsi che i cani sono stati addomesticati dagli umani”. Siamo “responsabili del loro comportamento, e di prevenire e affrontare il problema sforzandoci di comprenderlo meglio”.”
Nel caso in cui notaste alcuni di questi comportamenti cercate di comprendere il vostro cane perché alla base di determinati atteggiamenti c’è sempre una motivazione, ed è bene quindi rivolgersi ad un esperto educatore-comportamentalista, che possa seguirvi al meglio nella gestione del vostro cane, prima che la situazione possa degenerare.