Come combattere il randagismo? Semplice, uccidendo a bastonate i cani in “esubero”. E’ quello che è successo prima delle Olimpiadi del 2008 a Pechino, quando milioni di poveri e ignari cani e gatti furono eliminati in modo violento e spaventoso. In Cina poi è risaputo che la carne di cane si mangia. Addirittura è considerata “afrodisiaca” se il cane viene ucciso barbaramente e se, prima di morire, prova un atroce e lungo dolore. Insomma, la prolungata agonia di un cane e la successiva morte favorisce i palati erotici di un popolo che credevamo mangiasse solo riso. Chissà che lauti pranzi hanno fatto in quel periodo questi piccoli esseri gialli, che rappresentano uno dei popoli più violenti della Terra.
Purtroppo è la cruda realtà, il governo cinese, quando
deve risolvere un problema di esubero, non sa fare altro che usare la violenza. Non si crea problemi nel perseguitare e far sparire dissidenti, cristiani e osservanti di altre religioni considerate nemiche del regime. Non si fa scrupoli nell’applicare una legge violenta e stupida che obbliga le famiglie cinesi a mantenere solo un figlio, obbligando le donne con la forza ad abortire persino all’ottavo o al nono mese di gravidanza, mediante iniezioni intrauterine per provocare la morte del feto. Figurarsi se non è capace di uccidere a bastonate cani e gatti.
E’ di questi giorni la notizia che il 15 maggio prossimo si consumerà probabilmente un’altra strage. A Shanghai, che conta venti milioni di abitanti, e che è tra le città a più alta densità del mondo, vivono anche 800mila cani, di cui solo 200mila sono registrati regolarmente. Ed ecco scattare nella mente dei governanti cinesi un “rimedio” per risolvere il problema. Come per i bambini, le famiglie possono tenere soltanto un cane, quelli in esubero saranno sequestrati e portati via. Dove? Ufficialmente saranno collocati presso altre famiglie che non hanno un cane. Anche i cuccioli, ai quali è permesso rimanere con la madre per i primi tre mesi per lo svezzamento, verranno prelevati. E’ da crederci?
Conoscendo il trattamento che è stato da sempre riservato ai cani in Cina, questa è senz’altro una strage annunciata. Nessuno può credere che i cinesi abbiano a cuore la sorte di questi poveri animali. Come facciamo a credere che si adopereranno per farli adottare da altre famiglie?
Il fatto è che fino ad oggi non si sono mai preoccupati di prevenire il problema, adottando magari come prevenzione la sterilizzazione per fermare la diffusione di cucciolate. Intanto il 15 maggio si avvicina e le famiglie di Shanghai che possiedono più di un cane sono in allarme, come pure i volontari che generosamente hanno salvato e mantengono dei cani che prima erano randagi.
E per finire, inoltre, sarà vietato in Cina tenere mastini tibetani, cani lupo e bulldog. Come andrà a finire? Aspettiamoci il peggio.
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