I denunciati avrebbero nascosto a pubbliche amministrazioni, redditi e beni per beneficiare di contributi sociali e numerose agevolazioni.
In particolare le Fiamme Gialle hanno accertato che la truffa sarebbe stata architettata per beneficiare di buoni scuola ed assegni di sostegno sociale, dando così il via alla revoca di erogazioni di bonus socio- sanitari, per un valore di circa 15.000 euro.
L’indagine che ha portato alle denunce, ha inizio dalla verifica delle informazioni contenute in sette richieste di accesso al bonus e nei modelli ISEE.
Alla fine, è risultato che i richiedenti possedevano o percepivano più di quanto avevano dichiarato, oppure facevano parte di una famiglia meno numerosa di quella con cui avevano dichiarato di convivere.