Care lettrici e lettori, già da un anno la Sonzogno ha acquistato i diritti della serie Vampire empire dei coniugi Griffith, composta da tre volumi. Questo vampire/steampunk romance novel si segna come uno dei prodotti più interessanti dell'anno, e già numerosi sono i fans in Italia. Solita passione per la firma straniera o si tratta davvero di un romanzo che val la pena leggere?
RECENSIONE
Adele è l'erede al trono di Equatoria nel 2020, era del vapore e dell'acciaio. E' giovane, intelligente e coraggiosa, conscia del suo ruolo nell'organigramma delle potenze mondiali. Perché Equatoria, con sede ad Alessandra d'Egitto, è ciò che resta dell'impero Britannico, distrutto dal Grande Eccidio del 1870, in cui i vampiri uscirono allo scoperto e massacrarono la popolazione inerme della Gran Bretagna e del nord Europa. Ormai, solo nella regione equatoriale il genere umano è al sicuro dalla minaccia vampirica, che ha ridotto gli uomini al rango di bestie per il nutrimento, o schiavi prezzolati. Adele sa che il suo ruolo è fondamentale per cercare di pacificare il Mediterraneo e tentare di lanciare un'offensiva alla nazione di succhiasangue. Così sa già che nel suo futuro c'è scritto il matrimonio con il potente senatore Clark, esponente del potere politico di ciò che resta degli Stati uniti.Vampire Empire è sicuramente un romanzo originale e scorrevole e, per rispondere alla domanda posta all'inizio, sì: è un romanzo che val la pena di leggere. Senza dubbio, è una delle letture più interessanti di questo scorcio di fine anno.
Classificato come Young Adult, è un romanzo che sarà apprezzato anche da un pubblico adulto. A dominare non sono le chiavi di lettura decisamente hard e snaturate (come un certo supernatural di origine americana ha imposto) del mito del vampiro, ma gli scenari distopici e steampunk, quasi sconosciuti in Italia salvo che da pochi appassionati. La storia d'amore che si dipana in filigrana è appena accennata (poichè c'è la love story, tranquilli!), intrisa di una malinconia amara e struggente. Entrambi i protagonisti, Adele e Gareth, hanno ben chiaro nella mente quali sono i loro compiti e il loro ruolo. Cercano di negare la reciproca attrazione, fatta di silenzi e sguardi sospesi, ma il loro legame cresce, maturando nella reciproca fiducia, basandosi sul rispetto reciproco. Non vi è sensualità in questa passione segreta, nè scene esplicite. I vampiri, sia pure con poche innovazioni - quali, ad esempio, quelle della capacità di librarsi in volo alterando la struttura molecolare - si riallacciano alla grande tradizione anglosassone, con tanto di canini e sangue umano. Si torna alle origini del mito, dunque, e alla sua carica eversivaE' più una storia "cerebrale", basata sul comune vissuto dei protagonisti, fatta di emozioni e dalla consapevolezza che il destino non aspetta nessuno, e che soltanto persone che sono padrone della propria vita possono mutarlo. Sia Gareth che Adele sanno di non avere un futuro insieme: ben diversi sono i loro ruoli, opposti gli schieramenti. Ma insieme si rendono conto che un'altra strada è possibile, ed è Gareth a dimostrarlo con i fatti. La pacifica convivenza che egli è stato in grado di instaurare tra umani e vampiri a Edimburgo è ciò che apre la mente di Adele e che la guida verso una nuova consapevolezza.
Ma Vampire Empire è anche una storia di lotte di potere, di influenza e di ricerca della proprio ruolo: Gareth stesso, per troppo tempo lontano dalla corte di Londra, si sente debole rispetto al fratello minore, un vero e proprio macellaio con la mente offuscata da fantasie di predominio. Dall'altra, nemmeno gli umani sono esenti da colpe: Clark, il (quasi) marito di Adele è un arrivista senza scrupoli, un americano da macchietta che vive con la Colt al fianco. Nessuno sembra essere esente da colpe e c'è poco spazio per i miti e gli spiriti liberi. I personaggi minori sono delineati con pochi tratti rapidi (anche se non in modo approfondito), mentre i due protagonisti spiccano maggiormente per spessore e background affettivo. Sopratutto Adele è stata tratteggiata con una notevole cura e un buon approfondimento psicologico.
Clay e Susan Griffith hanno creato una storia avvincente e insieme delicata, piena di pathos e fascino, in cui l'amore si intreccia alla politica, agli intrighi e alla ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Davvero degne di nota sono le ambientazioni: sia la descrizione del regno di Equatoria, che la visione di Londra devastata dai vampiri e trasformata in un cimitero a cielo aperto sono davvero originali e ben scritte. Il romanzo è coinvolgente, scritto con uno stile lineare che ben supporta la storia appassionante, cruda a tratti e tenera in altri passaggi. In verità, ho trovato alcuni capitoli scritti in maniera leggermente differente rispetto agli altri: in essi, lo stile sembra più semplice e la scrittura ha meno fascino, come se si sentisse una mano "diversa". Ma si tratta di sensazioni personali, che non inficiano il giudizio sul romanzo, che è estremamente positivo. Un romanzo affascinante, da leggere e di cui innamorarsi in attesa di un seguito che saprà conquistare definitivamente i lettori italiani.