Cannavaro: “Orgoglioso di essere capitano del Napoli. E’ stata dura essere il fratello di Fabio perche’…”

Creato il 08 marzo 2012 da Weblink

Paolo Cannavaro, capitano del Napoli, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Calciatore, ha parlato di vari temi. Ecco le sue parole: Non sono stato trattato bene, il problema ero sto nome che portavo: essere il fratello di Fabio è stato un macigno che ho portato sempre addosso, quasi che la bravura di mio fratello fosse una colpa per me che venivo dopo di lui. Avevo un fratello ingombrante e come poteva non essere così. Ha vinto scudetti, il Mondiale, il Pallone d’oro… È come una cicatrice che ho dentro, sempre lì a fare paragoni e per questo sono adesso ancor più orgoglioso di essere arrivato ad essere Paolo.

La fascia. «Ci tengo a portarla, c’è tanta gente a Napoli che si rispecchia in me: me lo dicono i tifosi. Come faccio il capitano? Silenzioso e con il sorriso sulle labbra: se salta fuori un problema non sono certo quello che attacca i compagni al muro».

La canzone. «Non canto mai ’O surdato ’nnammurato, non mi viene. Adesso con la Champions è straordinario sentire la gente cantare quell’inno. Ricordo uno degli assistenti della partita contro il City, era sloveno ma parlava italiano: ”Siete matti voi”, così mi ha detto».
 

Il razzismo. «A me dicono sempre che sono terrone, dove giochiamo spesso cantano ”noi non siamo napoletani”. È anche vero che noi siamo dappertutto come i cinesi».


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