Cannes 2014, “Quinzaine des réalisateurs” e “Seimane de la Critique”: i film in concorso

Creato il 22 aprile 2014 da Af68 @AntonioFalcone1

Sono stati resi noti dagli organizzatori del 67mo Festival di Cannes i titoli inseriti nelle sezioni collaterali ed indipendenti della kermesse, la Quinzaine des réalisateurs e la Seimane de la Critique.
Riguardo la prima, organizzata dalla Société des Réalisateurs de Films (SRF), giunta alla 46ma edizione, vedrà come pellicola d’apertura Bande de fille (Girlhood), per la regia di Céline Sciamma, mentre quella di chiusura sarà Pride, diretta da Matthew Warchus. Fra i titoli in cartellone, che potete leggere di seguito, risaltano l’Evento Speciale costituito dalla proiezione in versione restaurata del cult Non aprite quella porta (The Texas Chain Saw Massacre), horror indipendente e a basso costo diretto da Tobe Hooper nel ’74, o film certo attesi come Queen and Country, con cui John Boorman ha dato un seguito al suo Hope and Glory del 1987, Cold in July (Jim Mickle) adattamento dell’omonimo romanzo di Joe R. Lansdale e il thriller inglese Catch Me Daddy, di Daniel Wolfe. Il premio Carrosse d’Or, assegnato a un regista scelto per le qualità innovatrici dei suoi film, il suo coraggio e la sua manifesta indipendenza nella fasi di realizzazione e produzione, sarà conferito postumo ad Alain Resnais.

Film d’apertura: Bande De Fille (Girlhood, Céline Sciamma). Film di chiusura: Pride (Matthew Warchus). Proiezione speciale: P’tit Quinquin (Li’l Quinquin, Bruno Dumont). Lungometraggi: Alleluia (Fabrice Du Welz); At li layla (Next To Her, Asaf Korman); Catch Me Daddy (Daniel Wolfe); Cold In July (Jim Mickle); Les combattants (Fighters, Thomas Cailley); Gett – Le procès de Viviane Amsalem (Ronit & Shlomi Elkabetz); Kaguya-hime no monogatari (Isao Takahata); Mange tes morts (Eat Your Bones, Jean-Charles Hue); Moo-deom-kka-ji gan-da (A Hard Day, Seong-Hun); Kim National Gallery (Frederick Wiseman); Queen And Country (John Boorman); Refugiado (Diego Lerman); The Texas Chainsaw Massacre (Tobe Hooper); These Final Hours (Zach Hilditch); Tu Dors Nicole (Stéphane Lafleur); Whiplash (Damien Chazelle).

Cortometraggi: 8 balles (8 Bullets, Frank Ternier); A Caça Revoluções (The Revolution Hunter, Margarida Rego); Cambodia 2099 (Davy Chou); En Aout (In August, Jenna Hasse); Fragmenty (Fragments, Aga Woszczynska); Guy Moquet (Demis Herenger); Jutra (Marie-Josée Saint-Pierre); Man On The Chair (Dahee Jeong); Sem Coração (Heartless, Nara Normande & Tião Tiao); Torn (Elmar Imanov & Engin Kundag); Trece si prin perete (It Can Pass Through The Wall, Radu Jude).

Venendo alla 53ma Semaine de la Critique, dedicata alle opere prime e seconde, troviamo un film italiano in cartellone, Più buio di mezzanotte, di Sebastiano Riso, che vede fra gli interpreti Davide Capone, Micaela Ramazzotti, Monica Guerritore, Vincenzo Amato, Pippo Delbono, Rosalinda Celentano e Lucia Sardo. Nell’edizione dello scorso anno fu proprio una pellicola italiana a vincere, Salvo, opera prima di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che si aggiudicò il Grand Prix 2013, conferito dalla giuria presieduta dal regista portoghese Miguel Gomes, e il Prix Révélation, assegnato invece dalla giuria con presidente Mia Hansen-Løve. Di seguito, i titoli in gara.

Davide Capone e Micaela Ramazzotti, “Più buio di mezzanotte”

Film d’apertura: Faire l’amour (Djinn Carrénardm, Francia). Film di chiusura: Hippocrate (Thomas Lilti, Francia). Proiezioni speciali: Respire (Mélanie Laurent, Francia); The Kindergarten Teacher (Nadav Lapid, Israele). Lungometraggi: Più buio di mezzanotte (Sebastiano Riso, Italia); The Tribe (Myroslav Slaboshpytskkiy, Ucraina); It Follows (David Robert Mitchell, USA); Gente de Bien (Franco Lolli, Colombia); When Animals Dream (Jonas Alexander Amby, Danimarca); Hope (Boris Lojkine, Francia); Self Made (Shira Geffen, Israele). Cortometraggi: A Ciambra (Jonas Carpignano); Boa noite Cinderela (Carlos Conceição); The Chicken (Una Gunjak); La Contre-alléè (Cécile Ducrocq); Crocodile (Gaëlle Denis); Les fleuves m’ont laissée descendre où je voulais (Laurie de Lassale); Petit frère (Rémi St-Michael); Safari (Gerardo Herrero); Truelovestory (Gitanjali Rao); Une chambre bleue (Tomasz Siwinski).


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :