Cannes 67: “Foxcatcher” di Bennett Miller (Premio per la Miglior Regia)

Creato il 26 maggio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Anno: 2014

Durata: 130′

Genere: Drammatico

Nazionalità: USA

Regia: Bennett Miller

Della bizzarria, e spesso della follia, dei miliardari americani sono piene le cronache. Una delle più incredibili vicende, realmente accadute, a conferma di tale assunto è quella raccontata nel lungometraggio in concorso Foxcatcher, del regista statunitense Bennett Miller – vincitore del Premio per la Miglior Regia alla 67esima edizione del Festival di Cannes – dove il miliardario e mecenate John Dupont (interpretato da un repulsivo e bravissimo Steve Carell), erede di una famiglia di ricchi cacciatori di volpi e di un vero e proprio impero finanziario, appassionato di wrestler e succube della madre ottuagenaria (una malinconica ed evanescente Vanessa Redgrave), portò fino alle estreme conseguenze la sua schizofrenia e le sue frustrazioni.

La vera storia dei fratelli Mark e David Schultz, entrambi campioni olimpionici di lotta nel 1984, affiatati nella vita e nel lavoro ma caratterialmente molto diversi, e del loro incontro ‘fatale’ con il filantropo/paranoide Dupont, viene messa in scena dal regista in maniera cupa ed asciutta, creando un’atmosfera rarefatta e a tratti lugubre, che prelude alla tragedia. L’America del patriottismo esasperato e delle occasioni insperate, dello sport come occasione di riscatto, della famiglia come perno del bene e del male, è raccontata con grande maestria, psicologica e tecnica, da Miller – premio Oscar nel 2006 per Truman Capote.

“Volevo che nel film ci fossero molte cose non dette – ha affermato il regista – e nascoste, cosicchè lo spettatore potesse affinare la propria sensibilità ed addentrarsi nel film come in un viaggio, dove ci sono altri elementi da scoprire oltre a quelli visibili dall’esterno”. Il magnifico lavoro di preparazione, anche atletica, svolto sui due protagonisti, Channing Tatum e Mark Ruffalo, si riflette sull’intensità dei personaggi e delle relazioni,  e sullo sguardo d’insieme, complesso e sfaccettato. L’intero film è stato girato in Pennsylvania.

Elisabetta Colla


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