Cannes: l’italia al festival con Sorrentino e il primo film della Golino

Creato il 18 aprile 2013 da Ladyblitz @Lady_blitz

PARIGI – ”Essere selezionati tra migliaia di film è già un grande riconoscimento. Andare al festival di Cannes per la quinta volta di seguito è una responsabilità e un onore”: parola di Paolo Sorrentino.

Il regista de Il divo e ‘This Must Be The Place’ ci riprova quest’anno con ‘La grande Bellezza’, un film che ha scritto con Umberto Contarello e che ha interamente girato a Roma. Protagonista, ancora una volta, Toni Servillo.

A rappresentare l’Italia sulla Croisette ci sarà anche ‘Miele’, il film esordio di Valeria Golino, ”felice – ha detto – di essere circondata da grandi artisti”. L’attrice, anche lei napoletana (come Sorrentino), partecipa nella sezione Un certain regard, quella più aperta alla sperimentazione. Di grandi artisti, è vero, ce ne sono diversi nel programma di questo festival numero 66, che si apre il 15 maggio.

Tornano a correre per la Palma d’Oro i fratelli Joel e Ethan Coen, ricompensati nel 1991 con ‘Barton Fink’. Presentano ora ‘Inside Llewyn Davis’. Torna anche l’americano Steven Soderbergh Palma d’oro nel 1989. Il suo ‘Behind the Candelabra’ porterà sulla Croisette Matt Damon e Michael Douglas. Molto attesi sono i film del danese Nicolas Winding Refn, ‘Only God Forgive’, e dell’iraniano Asghar Farhadi ‘The Past’, con i francesi Berenice Bejo e Tahar Rahim. Erano rimasti fuori dai pronostici Roman Polanski (‘La Venus a la Fourrure’) e Francois Ozon (‘Jeune et Jolie’). La vera sorpresa è però la presenza dell’olandese Alex Van Warmerdam con ‘Borgman’.

Verso la Palma anche ‘The Immigrant’ di James Gray e Alexander Payne con ‘Nebraska’. I film in competizione sono in tutto 19, ma solo uno è firmato da una donna: ‘Un chateau en Italie’, film intimista di Valeria Bruni-Tedeschi, per la prima volta in competizione. La rarità delle donne non  è stata fatta sfuggire al delegato generale Thierry Fremaux che, come di consueto, ha letto a Parigi la lista dei film selezionati. ”Non è un problema del Festival di Cannes – ha detto Fremaux -, ma che riguarda per esempio le scuole di cinema. Non e’ solo a Cannes che bisognerebbe interrogarsi su questo, ma tutto l’anno”.

Un solo film al femminile in corsa per la Palma è del resto davvero poco (l’anno scorso non ce n’era nessuno) sui 1.858 lungometraggi visionati dagli organizzatori in un anno. Al di là di questo neo (già  rimproverato in passato al festival), l’analisi del mercato attuale del cinema risulta buono: “La creazione cinematografica gode di una salute smagliante, sia dal punto di vista artistico che economico. Quanto al festival – ha precisato Fremaux -, non ha mai risentito della crisi”.

Ad aprire la kermesse sarà ‘Il Grande Gatsby’ di Baz Luhrmann, con Leonardo di Caprio, e la chiuderà ‘Zulu” del francese Jerome Salle. Da notare anche la partecipazione fuori competizione del film Muhammad Alis Greatest Fight di Stephen Frears, su Mohammed Ali, e di ‘All is lost’ di J.C. Chandori, con Robert Redford, da anni assente dalla Croisette. Due gli omaggi del festival: ai 100 anni del film indiano (con la proiezione di ‘Bombay Talkies’ di Adi Anurag Kashyap, Dibakar Banerjee, Zoya Akhtar e Karan Johar) e a Jerry Lewis (con la proiezione del suo ultimo film, come attore, ‘Max Rose’ realizzato da Daniel Noah).

Solo la settimana prossima saranno rivelati i nomi dei membri di giuria, presieduta da Steven Spielberg. Si fa già il nome di Nicole Kidman.

A seguire alcune immagini di Miele, il film d’esordio di Valeria Golino (Ansa)


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