Paolo Maurensig
Paolo Maurensig è nato a Gorizia nel 1943 e vive a in provincia di Udine. Scrittore colto e di successo,competente amante dell’arte e della musica, ha esordito come romanziere con ”La variante di Lüneburg” che narra di una partita fra due maestri di scacchi e che fu l’evento editoriale del 1993 .Non di meno lo fu il romanzo successivo, ”Canone inverso”del 1996,incentrato sulla musica,il quale conquisterà notorietà,anche grazie alla versione cinematografica diretta da Ricky Tognazzi.Seguirono ”L’ombra e la meridiana” (1997), ”Venere lesa” (1998), ”L’uomo scarlatto” (2001), ”Il guardiano dei sogni” (2003), ”Vukovlad, il signore dei lupi” (2006),”Gli amanti fiamminghi” (2008),”La tempesta-Il mistero di Giorgione” (2009) e ”L’oro degli immortali” (ottobre 2010).
Sito: www.paolomaurensig.it
Autore: Paolo maurensig
Serie: //
Edito da: Mondadori (collana Oscar Bestsellers)
Prezzo: 9,00 €
Genere: Narrativa/Letteratura,Musica,Storia
Pagine: 168
Voto:
Trama: Il “canone inverso” è nel linguaggio tecnico musicale, una forma di fuga molto più complessa, perché non è basata sulla ripetizione dello stesso tema. A Vienna per la stagione concertistica, il narratore della storia incontra un suonatore ambulante in una taverna di Grinzing. Un po’ per scherzo, un po’ per scherno, gli chiede un pezzo difficilissimo: una ciaccona di Bach. L’ambulante la esegue alla perfezione, stende il cappello e riceve una ricca mancia dallo stupito ascoltatore. Il giorno dopo lo scrittore incontra di nuovo il singolare musicista che gli rivolge una domanda: ha mai raccontato una storia ambientata nel mondo della musica? Lui ne conosce una forte e misteriosa: una storia terribile. In seguito a quali disavventure un artista eccelso si è ridotto a trascinare per bettole e osterie un talento che avrebbe potuto aprirgli i palcoscenici dei teatri più celebri del mondo? Qual è la forza terribile che è entrata nella sua vita? Maurensig costruisce un’avventura in cui le sorprese, i trasalimenti, i colpi di scena non sono puri espedienti narrativi, ma simboli drammatici dello scontro tra le inquietudini, la delicatezza delle anime individuali e la ferocia della storia di questo secolo.
Recensione:
by Lirit
Era da tanto che desideravo leggere questo libro al quale mi sono avvicinata solo dopo aver visto il film che ne è stato tratto, e una suonatrice e amante di piano come me non poteva non rimanere completamente folgorata dalla poeticità intrinseca in questo film… Insomma un amore a prima vista o ascolto, se vogliamo. E così, dopo un po’, sono riuscita a reperire questo libro che si presenta con uno sfondo prettamente musicale. Però considerarlo un libro per soli musicisti è molto riduttivo perché l’autore ha saputo creare nel romanzo spettacolari colpi di scena e situazioni avvincenti così da rendere questo romanzo adatto un po’ a tutti: si legge facilmente e trasporta in un mondo fatto di sacrifici, assonanze e dissonanze, archetti e violini, sinfonie e concerti, ma anche di amore e amicizia, nascita e morte, genio e follia. A volte, note e melodie si innalzano a vere protagoniste della trama, mentre in altri casi si riducono a semplice sottofondo lasciando la scena ai ”ragazzi” del libro.
Ho apprezzato molto lo stile, chiaro, semplice e diretto, davvero ben scritto, ben strutturato, con tre voci narranti in un crescendo di suspense; solo alla fine si scopre l’arcano, che lascia l’amaro in bocca e fa chiudere il libro con un velo di malinconia ripensando alla ”storia” che si svolge nella ”Storia”. Unico neo nella lettura sono gli approfondimenti filosofici sull’eredità del talento e le dissertazioni sull’immortalità che incuriosiscono, ma risultano un po’ noiosette. Mi ha stupito, invece, leggere il ”senso della Musica”, concepita come capacità di espressione solo per pochi dotati talenti, sempre alla ricerca della perfezione e alla realizzazione che, però, allo stesso tempo isola i suoi artisti dal resto della comunità umana.
Curiosità:
Cos’è, in musica, un canone inverso? Ho fatto una piccola ricerca sul web e questa è la definizione: un canone inverso (detto anche canone per moto contrario) fa muovere la voce conseguente in moto contrario rispetto alla voce antecedente; in pratica una determinata melodia può essere suonata a ritroso.