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Canottaggio: la corsa di Alberto Di Seyssel verso Rio inizia da Torino

Creato il 10 novembre 2015 da Sportduepuntozero

Hanno chiesto – e ottenuto – di concludere il raduno della nazionale con leggero anticipo, per essere a Torino nel fine settimana e partecipare così alla Silver Skiff. È cominciata così, con la regata internazionale sulle acque del Po, la stagione agonistica di Alberto di Seyssel, Martino GorettiStefano Oppo e Livio La Padula; stagione che porta dritta verso le Olimpiadi di Rio 2016, cui l’Italia prenderà sicuramente parte con il quattro senza pesi leggeri proprio grazie alla finale mondiale conquistata in estate dai quattro giovani azzurri. “Abbiamo qualificato la barca e la speranza di tutti è volare in Brasile ad agosto del prossimo anno” afferma Alberto di Seyssel, torinese classe 1995 tesserato per l’Armida, “non sarà semplice perché dovremo confermare risultati importanti, passare attraverso selezioni nazionali e prove di Coppa del Mondo. Ma i Giochi regalano una motivazione speciale e daremo ovviamente il massimo”.

La corsa verso Rio è cominciata quindi domenica scorsa da Torino con una competizione “insolita”. Remare da soli è ovviamente diverso rispetto al quattro di punta e nella Silver Skiff, con le partenze intervallate, non c’è confronto diretto tra gli atleti, se non quello finale del riscontro cronometrico. “Per me è un ottimo allenamento, oltre che un appuntamento fisso” assicura il canottiere torinese, alla sua quinta edizione, “è la gara di casa, è organizzata molto bene e richiama gente da altre nazioni, compresi campioni del calibro di Drysdale e dei fratelli Sinkovic. Tutto questo è decisamente stimolante”.

“È stato un buon test” prosegue Alberto, “la condizioni climatiche di sole e temperatura erano ottimali e la corrente lenta permetteva di mantenere una buona velocità”. Il percorso, tra il pontile della Canottieri Cerea – società organizzatrice – e l’isolotto di Moncalieri, è ovviamente familiare per Alberto di Seyssel, “nato” e cresciuto sportivamente sul Po. Nel 2007 decise di provare in occasione dell’estate ragazzi, convinto da un amico di Pisa; gli piacque immediatamente e dopo un anno di corsi passò all’agonismo.

Da sempre all’Armida, vinse il suo primo mondiale cinque stagioni più tardi, a Plovdiv nel quattro senza juniores, all’esordio in una gara così importante. “Fu una sorpresa” ricorda, “e l’oro fu ancora più bello anche perché arrivammo davanti alla Romania per un solo centesimo”. L’anno dopo raccolse l’argento nella stessa manifestazione; nel 2014, da under 23, il bronzo nel 4 senza pesi leggeri.

Quest’estate ad Aiguebelette, infine, la qualificazione olimpica. “Per me era il primo mondiale in specialità olimpica, il secondo assoluto” spiega Alberto, che oltre a essere un campione di canottaggio studia ingegneria meccanica al Politecnico, “Rio era il nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto con un bel gioco di squadra. A ripensarci adesso provo ancora una forte emozione. La finale poi non è stata il massimo ma il bicchiere è sicuramente mezzo pieno”.

Per riempirlo del tutto, volando a Rio, Alberto e compagni si alleneranno duramente. La prossima settimana saranno a Sabaudia per un nuovo raduno; poi trascorreranno qualche mese tra lavoro a casa, gare e collegiali, per conquistare il sogno a cinque cerchi.


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