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“Cantautor-Abili”: un omaggio alla musica italiana degli anni ’70

Creato il 09 maggio 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

cantautorabili 29 MAGGIO - Cultura e autoironia. Musica e informazione. Condivisione e accoglienza. Sono queste i concetti  chiave che vogliono trasmettere i promotori dell’interessante rassegna “Cantautor-abili: ideali e pensieri d’autore nella musica ribelle degli anni ‘70”, realizzata dalla sezione scaligera dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Verona. Una manifestazione che si rivolge da un lato a chi apprezza il cantautorato italiano, soprattutto quello nato ormai una quarantina d’anni fa in grado di influenzare positivamente la produzione artistica del nostro Paese anche per gli anni successivi, e dall’altro a tutti coloro che intendono avvicinarsi al mondo dei non e degli ipo vedenti: un mondo sconosciuto ai più e che grazie a questa serie di incontri potrà essere avvicinato e approfondito, scoprendo, ad esempio, il grande senso di autoironia che spesso gli stessi “diversamente abili” hanno nei confronti della propria diversità. Dopo il primo appuntamento dedicato a Fabrizio De Andrè e Rino Gaetano, che si è già tenuto domenica 14 aprile, si avvicina anche la seconda tappa della manifestazione, fissata per domenica 12 maggio nella sede dell’associazione promotrice in via Gino Trainotti (a pochi passi dalla parrocchia di Santissima Trinità) e dedicata a Edoardo Bennato ed Eugenio Finardi. La rassegna proseguirà poi con il terzo appuntamento, in programma domenica 29 settembre, quando verranno riproposti i successi di Francesco Guccini e Francesco De Gregori, mentre protagonisti del quarto incontro, domenica 27 ottobre, saranno Stefano Rosso e Vasco Rossi. In tutti i concerti, che si terranno alle 16.30, si esibirà la band de “I Falsi Invalidi” composta da un mix di musicisti vedenti e non vedenti che proporranno una selezione dei principali brani per ciascun cantautore. Un excursus artistico e culturale che permetterà di abbracciare l’intera carriera di otto fra i più importanti esponenti del panorama italiano delle sette note. “Si tratta di un ideale proseguimento della rassegna da noi proposta nel 2011 sulla storia della musica italiana” spiega Roberta Mancini, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi. “E’ per noi un modo di fare cultura, ma anche un pretesto per fare un tipo di sensibilizzazione diversa dai soliti filoni. Denunciamo si l’indifferenza sociale e i falsi stereotipi sulla condizione visiva dei non vedenti, ma lo facciamo in maniera propositiva e positiva, senza piangerci addosso ma invitando i cittadini veronesi ad uno spettacolo che al tempo stesso vuole essere accogliente e stimolante”. La sede dell’Unione Italiana Ciechi di Verona vuole, in questo, proporsi proprio come punto di riferimento principale non solo per chi è già non vedente, ma anche per chi lo sta progressivamente diventando, offrendo un aiuto pratico e psicologico a chi è alle prese con questa disabilità. In occasione dei concerti viene anche distribuito materiale informativo che può risultare utile a chi ne ha bisogno. “La musica è da sempre un canale preferenziale per i non vedenti” prosegue Mancini. “i quali si aspettano che gli altri siano pronti ad interagire con loro, ma c’è tanta impreparazione nei confronti del tema. Spesso noi ci sentiamo a disagio e facciamo sentire a disagio gli altri. Invece parlare con naturalezza della nostra cecità può essere un modo nuovo per approcciare il problema. Non ci dimentichiamo le nostre difficoltà, ma vogliamo valorizzare anche le potenzialità di chi vive in questa condizione. Vogliamo che la gente ci conosca e per far questo la inviatiamo a venire in un luogo a noi familiare”.

La rassegna si concluderà venerdì 29 novembre alle 21 al Teatro Camploy quando verranno proposti dieci brani di dieci artisti che non sono stati inseriti nei precedenti quattro incontri. Oltre alla musica è previsto anche il cabaret con lo spettacolo de “I Trerebrolesi”, i quali proporanno gag ispirate all’ordinaria quotidianità degli ipo e non vedenti. “Il tutto nasce dalle nostre esperienze tragicomiche” spiega ancora Roberta Mancini. “Le abbiamo trasferite a questo trio comico che le hanno elaborate e le proporranno al pubblico quella sera. Sarà un modo ancora più ironico e divertente per far conoscere il nostro mondo su cui ci arroghiamo il diritto di poter scherzare”.

 “Canteranno dieci artisti diversi, a cui verrà affidato un brano di musicisti come Dalla, Jannacci e Gaber, giusto per citarne alcuni, a cui andrà il nostro sentito omaggio”, commenta Giovanni Vangi, musicista de “I Falsi Invalidi”, ma soprattutto ideatore e direttore artistico della manifestazione. “Sarà un modo per ricordarli tutti, visto che stanno pian piano venendo meno e vorremmo che il loro messaggio venisse tramandato anche alle nuove generazioni. Sono canzoni in cui ci riconosciamo tutti e la difficoltà più grande nell’organizzare Cantautor-Abili è stata proprio quella di aver dovuto scegliere non solo i cantautori, ma anche i singoli brani da eseguire vista l’ampio ventaglio di possibilità. Ci stava molto a cuore non disperdere il patrimonio culturale, musicale e ideale dei cantautori degli anni Settanta, ormai disperso dalla musica contemporanea. Oggi purtroppo è diventato un genere di nicchia e se quelle canzoni non vengono riproposte dal vivo pian piano verranno dimenticate. Negli anni Settanta si auspicavano cambiamenti che ancora non sono stati realizzati e in generale è stato tradito quel senso di libertà che si respirava in quell’epoca. I cantautori parlavano molto di comunità e proprio al concetto di comunità ci siamo ispirati per organizzare questa rassegna. Vorremmo che il pubblico veronese venisse a conoscere e a partecipare alla nostra comunità”. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

Ernesto Kieffer

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