Cantieri edili: cosa cambia in materia di sicurezza con il Jobs Act?

Creato il 25 febbraio 2016 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT

Mediante il decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 151 (uno dei decreti attuativi “Jobs Act”, uno dei provvedimenti cardine elaborati dal Governo Renzi lo scorso anno) sono state proposte alcune nuove ed interessanti modifiche al Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro (d.lgs. n. 81/2008), anche sulla scia della razionalizzazione della specifica materia già avviata dall’attuale e dai precedenti governi nazionali (ad esempio tramite il “Decreto del Fare”).

Tra le novità apportate dal sopracitato decreto attuativo risulta necessario enucleare ed analizzare rilevanti modifiche che innovano importanti articoli del Testo Unico sulla Sicurezza nell’Ambiente di Lavoro: queste ultime sono state recentemente oggetto di un esame da parte del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, i quali, sempre attenti a tutti gli argomenti che possano avere riflessi sull’esercizio della professione, hanno realizzato un documento di sintesi (Circolare CNI 649/XVIII del 11 gennaio 2016) sulle più interessanti questioni derivanti dall’introduzione delle accennate modifiche che, oltre ad essere di sicuro interesse per tutti i tecnici impegnati nella materia della sicurezza, si ripercuotono anche su tutte le altre figure coinvolte nel “sistema sicurezza sul lavoro”, a partire dai committenti, passando per i datori di lavoro delle imprese e finendo con i lavoratori, siano essi autonomi, subordinati o ingaggiati mediante forme contrattualistiche di tipo flessibile, parasubordinato o accessorio.

Il documento del CNI nasce anche dal fatto che molte delle modifiche proposte dalla nuova norma potrebbero avere sensibili ripercussioni soprattutto sul settore delle costruzioni edili. Quest’ultimo, essendo caratterizzato da svariate criticità in termini prevenzionistici, finisce infatti per risultare danneggiato da alcune trascuratezze contenute in alcuni dei nuovi provvedimenti di legge che si sono affastellati nel recente passato. Il livello generale di tutela nel settore delle costruzioni rischia infatti di affievolirsi senza che, quale contropartita, gli interventi di modifica normativa comportino una qualche tangibile razionalizzazione o un effettivo risparmio per le imprese esecutrici impegnate nella realizzazione di opere edili.

Proprio per questo motivo è importante effettuare una riflessione ed un focus analitico sulle 8 novità contenute nel Jobs Act in materia di sicurezza nei cantieri. A tal riguardo Ediltecnico propone la nuova guida in formato e-book intitolata Sicurezza in cantiere, cosa cambia con il Jobs Act. La guida, redatta dal nostro esperto, l’Ing. Danilo G.M. De Filippo, fornisce un commento ed alcuni spunti di riflessione utili a delineare la rilevanza pratico-operativa delle 8 modifiche più importanti attuate tramite il decreto, dalle modalità di effettuazione della valutazione dei rischi ai requisiti professionali del coordinatore per la sicurezza. Un testo che consente di comprendere in maniera immediata l’entità dei cambiamenti intercorsi in questi mesi in materia.

Sicurezza in cantiere, cosa cambia con il Jobs Act


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