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Negli anni Ottanta il Lambrusco ha vissuto tempi un po' bui: era considerato uno dei vini meno significativi tra quelli prodotti in Italia ed era apprezzato invece negli
Stati Uniti dove arrivava in massicce quantità e in pesanti container per la felicità degli americani, che lo chiamavano "red Cola". Grazie ad aziende come le Cantine Ceci, oggi la tradizione si coniuga però a tecniche di presa di
spuma nobili, come il metodo Champenois. Esistono allora - da alcuni anni - anche Lambruschi speciali, che stanno sui lieviti molto tempo, per poi essere imbottigliati e girati sulle puprites in attesa del degorgement. Così alcuni Lambruschi, come il Lambrusco Ceci, hanno inaugurato una nuova frontiera, quella dello spumante rosso. Si tratta di vini dalle caratteristiche organolettiche uniche, dal perlage fine, dai profumi delicati, equilibrati nel sapore e brillanti nei colori.
Nel 1938 Otello Ceci, un oste attivo nella bassa pianura intorno a Parma, considerando il grande consenso che riscontrava quando serviva insieme ai piatti tipici come il culatello il vino che produceva artigianalmente, decise insieme ai figli di incrementarne la produzione e dedicare più attenzione all'attività vinicola di quel prodotto, che altro non era che il Lambrusco. Ottene il meglio del raccolto dai vari viticoltori della zona, per la sua classica pigiatura di ottobre. La tradizione di famiglia dunque si allargò e, da una produzione un tempo limitata a una quantità sufficiente solo per la locanda, la famiglia Ceci divenne la maggiore produttrice di questo vino. Il Lambrusco Ceci, grazie alla passione messa in campo dalle nuove generazioni, poté essere declinato in varie tipologie, più o meno intense e più o meno raffinate.
Se il Lambrusco Ceci classico, il "Terre Verdiane" è uno dei più apprezzati e sicuramente il Lambrusco più presente nei ristoranti, nel 2003 è nato in casa Ceci un prodotto innovativo, estremo, scuro, dal gusto intenso, denominato l'"Otello oro nero di Lambrusco", frutto di una speciale sperimentazione. Un vino dalla struttura morbida ma importante, che ha rubato la scena a tanti altri vini italiani e che, nelle Guide dedicate al mondo vinicolo, è uno dei più raccomandati. Considerato il capolavoro dell'azienda Ceci, questo vino ha ottenuto la Gran Medaglia d'Oro Vinitaly 2012. Presentato come una sorta di Champagne rosso, è un vino frizzante gradevole, con un attacco tannico suadente e un finale persistente, note fruttate di lampone, visciola, fragola, rosa canina e viola, e alcol molto misurato.
Nel panorama enologico del nostro paese, le Cantine Ceci sono uno dei fiori all'occhiello per la grande capacità di innovazione, per la qualità dei prodotti e le enormi risorse dimostrate nella sperimentazione relativa al packaging e nelle strategie di marketing. Dopo il trionfo del rosso, la ricerca dell'azienda si è spostata alle bolle di Lambrusco, un vino bianco specifico per aperitivi, denominato To you. In casa Ceci non manca il desiderio di innovazione anche nel settore della birra: la birra Ceci, oltre alla qualità di una birra italiana, fresca e leggera, è trattata con un packaging unico, in special edition, come nel caso della singolare bottiglia Pied de Poule. La grande passione della famiglia è alimentata ogni giorno dai nipoti del Signor Otello, l'enologo Alessandro Ceci, Maria Teresa e Paola Ceci con Chiara Maghenzani.
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