Dedicata al fanciullo Leopardi
Canto
delicato fanciullodi viso bianco vellutoe di chiaro cilestre gli occhidisgiunte le ossae logore le carniche corpo s’inchinaal primo Zefiro soffiandotuo l’acerbo fruttodisceso dall’albero di Fatoe ancor prima maturatoche il padre delle musefecondasse l’informato fioredelicato fanciullosopra gl’innalzati sensitimido e compiuto di pudorenon una gioiané un caro amorecome di donnanon una carezzaa quell’immenso cuoresoltanto volti di lusinghee disattesi bacidi un disperatissimo e ingrato saperedelicato fanciullodi quali vaghezzehai corso il tempoin trattenuta voluttàquando di tanto e tuttoracchiuso ha il bello nell’attimo che muoreche infinito e vanoin antica scorzaora silente giacesepolto di radicidell’età tua più bella