canto dell’anima – 1

Da Apolide

Tante volte ho risuonato
melodie del corpo e del cuore,
senza udire armoniche affini,
o sorprendere sguardi
che mi sapessero
frugare il petto,
rovistare angoli nascosti
del sentire,
senza trovare mai
ontonomie da conservare,
vibranti e prene

Ascoltami,
posa i tuoi fianchi
su di una roccia di tramonto
brulla, desolata
come la Terra
dei giorni di transito,
rossa,
agli ultimi raggi del giorno,
inizia a raccontare,
e canta,
evoca, Empatia…

La mia anima,
nuda, davanti
ai tuoi zigomi d’Africa,
silenziosa del nero dei tuoi occhi
attende note dello spirito,
per iniziare la sua danza