Il Castello di Chillon sospeso sull’acqua. Credit: lake-geneva-region.ch
Siamo giunti alla conclusione di un lungo viaggio sensoriale che ci ha aiutato ad esplorare le innumerevoli anime del Canton Vaud. Dal gusto all’olfatto, passando per il tatto e l’udito ora è il momento della vista, il senso che appaga lo sguardo di bellezza ed emozioni.
A bordo di uno dei battelli storici della CGN, la Compagnie Générale de Navigation, che solcano avanti e indietro il Lago Lemano si gode uno dei panorami più romantici della Svizzera. Dall’acqua, la sponda vodese del lago, sempre soleggiata, appare in tutta la sua bellezza, con gli appezzamenti, i vigneti, le città, cittadine e paesi che si susseguono. Il battello e il treno si inseguono sulle sponde del Lemano, l’uno più rapido, per chi “deve” viaggiare; l’altro più riposante per chi vuole gustarsi il tragitto, come fosse uno degli squisiti vini che nascono su queste rive.
Dolce paesaggio di castelli e vigneti
Placida navigazione sul Lago Lemano. Sullo sfondo Losanna. Credit: SvizzerAmo.it
Il Canton Vaud può vantarsi di possedere due dei luoghi più famosi della Svizzera. Il primo è li castello medioevale di Chillon (www.chillon.ch), appena fuori Montreux, costruito dai Conti di Savoia su un isolotto roccioso nel Lago Lemano e mai conquistato dai nemici. La visita al suo interno si sviluppa attraverso tre corti in successione: la bassa corte, la corte del castellano e la corte d’onore. La stanza dei conti di Savoia e la cappella sono abbellite da affreschi del XIV secolo con motivi bucolici, l’una e con righe ondulate e figure religiose, l’altra. Il battello passa proprio di fronte al castello e l’imbarcadero è a circa 250 metri dall’ingresso.
Il secondo, patrimonio Unesco, è quella striscia di terra da Vevey a Lutry che sorge dal lago sapientemente lavorata a terrazzamenti. Il Lavaux (www.lavaux.com), 800 ettari di vigneti che costituiscono la zona vitivinicola più ampia della Svizzera. Terra soprattutto di bianchi prodotti dal tipico vitigno autoctono Chasselas. St-Saphorin, Dézaley, Epesses, Lutry, Cully sono i luoghi di produzione più famosi ma sono anche posti da visitare per loro stessi: graziosi antichi villaggi, le loro cantine e per la vista meravigliosa che donano. Il Lago Lemano si stende ai loro piedi. Di fronte la Francia, a destra Losanna e tutto l’arco che arriva fino quasi a Ginevra e a sinistra Vevey, Montreux e le montagne al confine con l’Oberland Bernese: il Glacier de Diablerets, Rochers-de-Naye e il Dent de Jaman, inconfondibile per la sua forma aguzza.
Insomma che si apprezzi o meno il vino, il panorama aperto, dolce e riposante che si gode dai terrazzamenti del Lavaux valgono il viaggio. Per viverlo dal di dentro ci sono due trenini stradali: il Lavaux Panoramic (www.lavaux-panoramic.ch) e il Lavaux Express (www.lavauxexpress.ch) che partono rispettivamente da Chexbres e da Cully e si inoltrano in mezzo ai vigneti, su strade chiuse al traffico normale.
Il Vaud in treno, tra cielo e acqua
Il treno è il mezzo migliore per vedere la Svizzera. Nel Canton Vaud questo assioma è particolarmente valido. Dalla linea ferroviaria che serpeggia lungo le rive del lago si ha un’altra visione della regione del Lavaux, sospesa tra cielo e acqua. Il treno regionale Losanna-Vevey (www.ffs.ch) ferma in tutte le stazioni rivierasche ed è utile se si vogliono fare delle passeggiate tra i vigneti.
Dalla capitale del Cantone, Losanna, parte anche la linea “alta” che porta a Friburgo-Berna e che corre per un tratto parallelamente a quella costiera e permette di osservare parte del Lavaux dall’alto. Per vedere la storia ferroviaria svizzera concentrata in meno di tre chilometri, basta prendere la ferrovia-museo Blonay-Chamby, (www.blonay-chamby.ch) gestita da un’associazione che possiede la più grande collezione di rotabili storici a scartamento metrico della Confederazione esposti in due grandi padiglioni del sito museale di Chaulin ma, soprattutto, in funzione a rotazione da maggio a ottobre.
Montreux è il terminale delle linee della Golden Pass (www.goldenpass.ch), una società di gestione comune con le ferrovie limitrofe per servizi ferroviari sull’itinerario che porta a Interlaken-Lucerna. Prima di inoltrarsi verso l’interno il treno sale a zig zag tra i vigneti e il Lago Lemano per poi proseguire in una stretta valle verdissima e boscosa e abbandonare definitivamente il Canton Vaud verso l’Oberland Bernese. Sempre da Montreux parte la cremagliera che sale ai 2’042 metri del Rochers-de-Naye, una terrazza panoramica sul lago Lemano fino ai monti del Giura ma soprattutto il posto giusto per incontrare le simpatiche marmotte nel loro habitat.
Il brivido del ponte sospeso
Glacier 3000, paesaggio incantato. Credit: lake-geneva-region.ch
Un altro punto di vista fantastico è quello che si gode da Les Diablerets (www.diablerets.ch) e Glacier 3’000 (www.glacier3000.ch). Siamo ancora in: Vaud, sul confine con i cantoni Vallese e Berna. Si sale in treno da Aigle (dove, tra l’altro c’è uno splendido castello medioevale costruito dai Savoia) fino al villaggio per poi proseguire fino al ghiacciaio.
Con un po’ di coraggio si può percorrere il Tissot Peak Walk, l’unico ponte sospeso al mondo che collega le cime di due montagne: Scex Rouge (2’971 metri) e View Point (2’966 metri). 107 metri su 80 centimetri di emozioni forti e se riuscirete a tenere gli occhi aperti vedrete oltre allo strapiombo un panorama maestoso che spazia dalla Jungfrau al Monte Bianco.
Info su: www.vaudexpo2015.ch