Cantos fimus in Sardinna sende mannos

Creato il 18 settembre 2011 da Zfrantziscu
di Mikkelj Tzoroddu
Sulla popolazione della SardegnaPensiamo che ben pochi conoscano il metodo privo di qualsiasi base storica e demografica adottato per ottenere il numero degli abitanti dell’isola, per l’epoca romana. Proprio in questa luce, disapproviamo con asprezza il contenuto di tutti i testi storici moderni che riportano risibili dati come 150.000 e 300.000, perché frutto di una scopiazzatura che solo un pigro scolaro ha il coraggio di riportare.Infatti, tutto risale a Carlo Giulio Beloch, che 120 anni addietro nella sua Bevolkerung suppone per la Sardegna allo scadere dell’ultimo millennio a.C., 250-300.000 abitanti.Ma altri autori, prima dello studioso prussiano, stilarono una loro ipotesi sulla consistenza abitativa della nostra isola per lo stesso periodo. Il primo che ricordiamo fu F. Gemelli che calcolò con 50 pagine di varie argomentazioni, tra cui quella relativa alla produzione del grano, in 1,8 milioni, gli abitanti dell’isola.Tale dato fu accettato anche dal Manno e suffragato in essa da pertinenti argomentazioni. Successivamente P. Castiglioni prendendo, prima del Beloch, come riferimento di calcolo, gli 80.000 di Tiberio Gracco, ma avendo considerato quella cifra doversi riferire solo a due delle cinque popolazioni dell’isola, sfruttando parametri moltiplicatori diversi, ricavava una popolazione di 3 milioni di abitanti.Anche E. Pais dedicò alcune pagine all’argomento, ma non azzardò calcoli e dedusse il dato di cui stiamo discorrendo, rifacendosi ad indicazioni di Diodoro e Seneca, sulle quali ritiene di approssimare la popolazione della Corsica a 100.000 anime (falsando il risultato aritmetico, perché il dato ch’egli ricava è pari a sessantamila) deducendo che, poiché ai suoi tempi esiste un rapporto di 1/3 fra gli abitanti di Corsica e Sardegna, nell’età romana la seconda dovesse assommare una popolazione di 300.000 persone. Tale metodica approssimativa, del sardo-piemontese, si spiega in questi termini: egli non apprezzò il lavoro del Beloch infatti, nei riguardi della Bevolkerung dichiara: «peccato che in quest’opera le congetture, talora eccessive, predominino sui dati positivi e sicuri», ma nello stesso tempo, ritenne prudente condividere il dato del Prussiano. Pertanto egli condusse una diversa riflessione ma, abbiamo visto, anch’egli per il tramite di “congetture, talora eccessive”. P. Meloni, rilascia due dati, il primo, che prende dal prussiano, indica essere «grosso modo 300.000 abitanti», per il secondo va in ricalco del procedimento del Pais, pur mantenendo la coerenza aritmetica venuta meno al suo modello ed infatti ha un risultato pari a 150.000. A. Mastino, esprime a sua volta un dato che reputa: «al di sotto dei 300.000 abitanti», con chiara indicazione del dato belochiano.
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