Mai come in questo periodo credo al caso, agli eventi che capitano come segni di qualcosa, come tasselli di un domino che a catena cadono e scatenando una serie di circostanze collegate l’una all’altra, segnali a cui voglio dare ascolto. Le cose possono cambiare da un giorno all’altro e quando meno te lo aspetti, la vita ti sa sorprendere davvero in ogni momento. Prendo tutto e vado avanti cercando di portarmi dietro le mie passioni e i miei sogni, sperando sempre di conservare il tempo per loro nonostante quello che accadrà: deve essere così e lo sarà! Sono stati giorni di assestamento per me. Un nuovo lavoro mi aspetta, nuovi ritmi, orari che cambiano, ma ci voleva e voglio pensare che sia un nuovo inizio.
Cosa c’è di più bello di tornare a casa dopo una giornata intensa e trovare una scatola di biscotti da sgranocchiare o da inzuppare in una tazza di latte caldo? Ecco, questi per me sono i piccoli piaceri della vita a cui non riuscirei mai a rinunciare.
Cantucci al cacao con noci e nocciole.
120 g di farina 00
100 g di farina di farro
200 g di zucchero di canna
70 g di nocciole tostate
30 g di gherigli di noci
30 g di cacao amaro in polvere
3 uova intere
1/2 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale
In una ciotola mettete le farine, il cacao, il lievito, i semi della bacca di vaniglia, lo zucchero e un pizzico di sale. Cominciate a mescolare gli ingredienti, unite poi una alla volta le uova e per ultimo le nocciole e le noci tritate grossolanamente. Versate l’impasto su di un piano leggermente infarinato e formate due filoncini più o meno uguali, adagiateli in una teglia foderata di carta forno. Cuocete a 180° per 25/30 minuti, a questo punto sfornate i filoncini e lasciateli raffreddare qualche minuto, dopodiché tagliateli a fette da 1 cm circa. Rimettete in forno a 150° per altri 5/10 minuti. Si conservano ben chiusi in una scatola di latta anche per 15/20 giorni.
Non ho paura del futuro, sopratutto in quest’epoca. Perché se il futuro appare tanto incerto, significa che ancora non è stato scritto. E che è possibile scriverlo. Che è possibile cambiare. Che la nostra storia non è finita. Dopo questi strani giorni è possibile immaginare e preparare giorni diversi e migliori. [cit. Ilvo Diamanti]