Cantuccio Poetico #3

Creato il 24 agosto 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan
Buon pomeriggio!!!Secondo post della giornata, non potevo mancare l'appuntamento con la mia rubrica!

Leopardi è uno dei miei poeti preferiti, insieme a Pascoli, Carducci, D'annunzio... E' da un pò che ho in mente questa poesia, quindi ne approfitto per condividerla con voi! Un paio di anni fa la portai pure ad un interrogazione... Vabbè, lasciamo stare questi brutti e tristi ricordi (l'interrogazione andò bene, parlo della scuola in generale)! 
Non so se si è capito o meno ma non me ne intento tantissimo di poesia. Non le commento, non le esamino né le sviscero nei veri elementi che le compongono. Allora perché, in fin dei conti, ho creato questa rubrica? So che per comprendere realmente una poesia bisogna studiare la vita del suo autore, conoscerne il pensiero, le regole e le caratteristiche della lirica stessa; però, a volte, credo che facendo tutti questi ragionamenti si perda la magia che scaturisce dalle parole scelte con una cura coì grande! Quindi lasciatevi andare, lasciatevi cullare dal loro suono incantevole e melodioso! Gli approfondimenti li rimandiamo a data da destinare!
Il sabato del villaggio
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave. 


Bellissima, non trovate?

Se per caso ve la siete persa, vi chiedo di andare a leggiucchiare la recensione che ho postato stamattina. Tutto ciò che sappiamo dell'amore è un libro che mi ha preso il cuore e nella recensione ci ho davvero messo l'anima per trasmettere tutte le emozioni che ho provato!!
Vi lascio il Link!Buon sabato sera e buon fine weekend!

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