Canyon Capers – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 30/04/2014

PC TESTATO SU
PC

Genere: Azione, Piattaforma

Sviluppatore: Crazy Moo Games

Produttore: KISS ltd

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Italiano

Giocatori: 1

Data di uscita: 25/04/2014

VISITA LA SCHEDA DI Canyon Capers

Gameplay ottimamente studiato Localizzazione in italiano pessima

Level design ai massimi livelli Il backtracking potrebbe non piacere a tutti

Impegnativo come pochi

Canyon Capers è il classico esempio di gioco che riesce a portare il giocatore di vecchia data in un vortice di emozioni e ricordi verso tutti quei platform che hanno condito l’evoluzione del mondo videoludico. Il titolo si presenta con una formula molto semplice, ma allo stesso tempo ben studiata e soprattutto molto impegnativa, condita da tanti livelli da completare, oggetti da collezionare e segreti da scoprire.

retro style platform game

Il protagonista principale del gioco è DinoJr che si avventurerà attraverso canyon e caverne di antiche rovine dei principali siti archeologici del mondo. Il suo scopo è quello di recuperare il Golden Molluskoggetto fonte di potere universale e trofeo di immensa possanza. Canyon Capers, come già accennato, è un platform sviluppato in pieno stile retrò. Il personaggio che controllerà il giocatore si potrà muovere attraverso le varie ambientazioni alla ricerca degli oggetti necessari per sbloccare la via d’uscita dal livello ed ognuno di questi avrà una tipologia specifica di oggetti da recuperare per trovare la via di fuga, ma la raccolta dei restanti – non utili direttamente alla nostra fuga – non sarà assolutamente fine a se stessa. Ogni livello infatti alla sua conclusione avrà un sistema di valutazione, importantissimo per proseguire nell’avventura, che va da una a tre stelle. Per ottenere il numero massimo di stelle sarà necessario completare il livello il più velocemente possibile, cercare di riportare il numero minore di danni e recuperare quanti più oggetti possibili prima della fuga. Nulla sarà semplice però, durante il cammino il giocatore dovrà fare i conti con nemici di vario genere che andranno man mano ad aumentare e di conseguenza anche il livello di difficoltà del titolo aumenterà sempre più. Per sconfiggere i nemici basterà schiacciarli effettuando un salto sulla loro testa (alla Super Mario Bros.), ma ciò non basterà: ogni qualvolta che un mostro sarà sconfitto, dopo un po’ di tempo sarà rimpiazzato da un suo simile, quindi quando bisognerà tornare indietro sarà necessario riaffrontare quel determinato nemico.

Nei livelli non dovremo raccogliere sempre e soltanto oggetti, infatti alcuni di essi metteranno il giocatore alla disperata corsa contro la detonazione di alcune bombe che verranno innescate man mano che ne saranno raccolte delle altre. Il tempo in questo caso scorrerà molto più velocemente rispetto agli altri livelli, mettendo a dura prova i riflessi e l’ingegno del giocatore che si ritroverà sempre a dover cercare di completare ogni singolo livello al meglio delle sue opportunità, per non rimanere impantanato in uno dei cinque mondi, non riuscendo ad accumulare il determinato numero di stelle richieste per sbloccare l’ambientazione successiva. Forse proprio questo blocco potrebbe scoraggiare molti che, messi di fronte all’obbligo di tornare indietro nei vari livelli, si potranno sentire appesantiti dal backtracking della produzione che il più delle volte metterà a dura prova la pazienza del videogiocatore che si ritroverà ad affrontare dei livelli già portati a compimento precedentemente, magari per il rotto della cuffia. Durante il corso dell’avventura, DinoJr verrà affiancato da altri personaggi, tutti dotati di un’abilità speciale precisa: se il protagonista avrà il potere di indirizzare il giocatore verso il vortice di fine livello, altri personaggi potranno indicare la posizione delle gemme, un altro raccogliere monete o addirittura essere invulnerabile al fuoco di determinate tipologie di nemici. Praticamente, con il proseguire dell’avventura si potrà scegliere il personaggio più adatto alla situazione o quello che più si avvicina al tipo di approccio da volere avere nel gioco.

Tecnicamente parlando Canyon Capers presenta una veste grafica molto ben realizzata. Tutte le ambientazioni sono ricche di dettagli e soprattutto ben colorate. Nulla sembra essere lasciato al caso, anche considerando l’incredibile cura messa dagli sviluppatori per realizzare ogni singolo livello, mai simili tra loro; anche quei livelli che si presentano concettualmente uguali, ovvero quelli in cui bisogna disinnescare le bombe, non presentano mai elementi comuni per quanto riguarda scelte stilistiche e di desing. Il comparto sonoro è forse leggermente un gradino più in basso rispetto al comparto visivo. Le musiche d’accompagnamento sono molto godibili e orecchiabili, ma nessun brano riesce a colpire degnamente il giocatore e a piazzarsi come chiodo fisso nella mente. Ottimi gli effetti sonori sia dei movimenti del personaggio che quelli che emetteranno i diversi nemici una volta che verranno colpiti ed eliminati; una nota negativa da fare risiede nella localizzazione in italiano del gioco, fatta veramente molto, molto male, con frasi tradotte in stile “Google Translate” che molto presto spingeranno il giocatore a tornare al menù principale per scegliere la localizzazione in inglese. In termini di longevità, infine, Canyon Capers si comporta in modo davvero egregio: i 50 livelli divisi in cinque diverse ambientazioni garantiscono ore di sano divertimento, soprattutto nel caso in cui si voglia portali a compimento tutti con tre stelle, oltretutto il prezzo di lancio scontato fino al 2 maggio (poco più di quattro euro) rappresenta un incentivo non da poco all’acquisto!

IN CONCLUSIONE
Canyon Capers è un vero e proprio tuffo nel passato e soprattutto nei ricordi per i giocatori di vecchia data. Le sue meccaniche e la sua difficoltà lo rendono un titolo di ottima fattura, forse in parte guastato da alcuni elementi come quello del limite minimo di stelle da collezionare per sbloccare un nuovo mondo, che potrebbe scoraggiare i meno abili in questo determinato genere, ma per coloro che invece lo amano è un titolo da provare a tutti i costi. ZVOTO 8
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