Nel marasma di una giornata molto lunga tra hiking, auto e bar, mi sono ritrovato nell'ormai consolidato ambiente internazionale. E ho iniziato un accidentato percorso nella musica italiana all'estero, scoprendo gli orrori esportati e le loro conseguenze nefaste.
In particolare, in Sud America, pare che "Maledetta primavera" della Goggi, sia una canzone ricordata e abusata. "La maldita primavera" è nelle orecchie di tutti infatti come ricordo giovanile, e ancora non si può dimenticare la quasi centenaria "Volare"... Traduzioni pedisseque come quella del duetto di Baldi e Alotta (a stento ce li ricordiamo), di "Non Amarmi", che basta accennare e poi spazio al Juke Box!
Come previsto e noto, ad oggi, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Nek hanno risonanza. L'amore per le loro opere somme tradotte ma non ri-arrangiate, impera... Storia a parte quella di Tiziano Ferro. Aveva raggiunto grande seguito in Messico, ma a "Che tempo che fa", andò a dire che le donne messicane sono piuttosto brutte, tutte basse e baffute... Siccome il suo gruppo d'ascolto di riferimento era costituito dalle giovinotte locali e la parte maschile come sempre era un contorno di compiacenza, non ha venduto più una nota in Messico grazie alla globalizzazione. La sua immagine è probabilmente alla polizia messicana tra ricercati pericolosi per la pesante accusa di distruzione della vita familiare. Immaginate quante donne siano andate dal marito/fidanzato o quant'altro per essere confortate almeno 50000 volte che la cosa non fosse vera. Chi non abbia risposto in modo sufficientemente chiaro e deciso, probabilmente riposa in pace...
Ma nel complesso, se guardiamo biecamente alle sole vendite, ci piacciono le stesse cose. Ecco perchè forse andare in Sud America non è così difficile né spiacevole per noi italiani: accomunati sulle note di "Marco se ne è andato e no ritorna più..."....