L'avevo annusata che il vento cominciava a girare bene, l'altro giorno Max Collini ha commentato il mio stato.
Vi illumino: Max Collini è il cantante degli Offlaga Disco Pax, che se non li conoscete siete pregati di farvi una cultura musicale, invece di ascoltare il letame proveniente dai più disparati talent show e che purtroppo infesta le nostre televisioni musicali.
Max, come dice lui, un aspetto ordinario che suggerisce ascolti deplorevoli, nella vita fa l'agente immobiliare a Reggio Emilia.
Ha cominciato a far musica tardi, quando gli altri due offlaga si sono presentati alla sua scrivania e gli hanno detto che avrebbero voluto usare i racconti che lui scriveva per un progetto musicale.
I racconti spesso e volentieri sono storie di vita vissuta, principalmente nell'Emilia socialista degli anni '80, ma detto così è riduttivo, dovreste ascoltarli.
Siamo amici su Facebook, dicevo, perchè un mesetto fa gli Offlaga sono tornati a suonare a Firenze, precisamente nella Sala Vanni della Cappella Brancacci, in Piazza 'ru Carmn (pardon, Piazza del Carmine). Il buon vento che li portava nella cittadella era l'uscita di un Ep di loro pezzi riarrangiati unicamente con pianoline Casio e prodotto in 500 pezzi numerati, una figata, insomma.
Come una figata è stato il concerto, poichè i pezzi degli Offlaga sono i racconti scritti da Collini declamati su base musicale di stampo elettronico. Una location del genere per cui si prestava davvero bene ad una cosa così.
Alla fine, dopo aver messo le mani sul limitatissimo ep, un capannello di persone si era raccolto attorno al buon Max per farselo firmare. Samu si era già fatto prendere dalla vergogna e dalla sua paura di disturbare il prossimo di cui in genere è vittima in questi momenti, io da napoletana quale sono mi sono subito messa in fila diligentemente per avere il mio autografo.
Il buon Max, oltre a firmare la copertina del cd, scriveva a tutti una piccola dedica, dopo averti chiesto il nome. Alla ragazza prima di me, che gli ha fatto notare di non aver eseguito Ventrale, ha scritto "Laura, peccato, niente ventrale", per esempio.
Arriva il mio turno, dico che mi chiamo Paola e lui mi scrive "Paola, tu? Pitagora?"
EH?
Non la capisco, ma sorrido ebete e lui capisce che non ho capito. Mi sento morire. Ho fatto una figura di merda.
Sai chi è Paola Pitagora? Mi chiede Lui. Samu si mette nel mezzo e non avendo capito neanche lui mi chiede: "Lo sai chi è Pitagora?" . E io lo odio.
Farfuglio qualche sì, Collini comincia a scusarsi e a me dispiace molto che quello che si scusa debba essere lui. Me ne vado frastornata, incavolata col mondo, con me stessa e con la mia ignoranza, litigo con Samu e non gli rivolgo la parola fino al giorno dopo. Giuro a me stessa che non mi farò mai più firmare i cd.
Paola Pitagora è un attrice televisiva, famosa dagli anni '60 agli anni '80. Io sono nata nel 1985, e son giustificata a non avere la più pallida idea di chi sia.
Ad ogni modo il giorno dopo provvedo a scrivere un messaggio su Facebook a Max per riparare alla mia figura di merda. E lui si dimostra molto gentile e alla mano. Sanciamo così la nostra amicizia virtuale.
Quindi potete capire che onore per me sia stato vedere che l'altro giorno ha commentato il mio "Santo cielo", scritto in un impeto di stupore perchè una mia amica si sposa e io l'ho appreso dal faccialibro.
Questo il dialogo:
Paola Granieri Santo Cielo
Max Collini Tuo marito?
Non è detto a caso, e non mi farò cogliere impreparata stavolta..il criceto gira, google, Santo Cielo Tuo Marito.
Cielo Mio Marito! Commedia italiana del 1980 con Gino Bramieri. La so! La so! La sooooo!!
Paola Granieri :D
A Max Collini piace la risposta al tuo commento :D
Piesse: il mio post di ieri è oggi in prima pagina su paperblog, volevo condividere con voi questi cinque minuti di celebrità. Vi dedico Roberspierre, uno dei miei pezzi preferiti degli ODP. Bisous.