Ma per la lista “trombata” di Rattazzo, oltre al danno c’è la beffa: se si sottraggono le 40 firme irregolari dalle 238 presentate, il numero dei firmatari arriva a 198, ovvero a soli 2 nomi mancanti dal tetto dei 200 necessari per partecipare alle Amministrative. Ma, come si suol dire, ormai la frittata è fatta.
“Peccato”, ha dichiarato a caldo Rattazzo, “è stata estromessa una lista piena di giovani, e questo, al di là delle ideologie, era un bel segnale di impegno e voglia di partecipare”.
Nel frattempo, seppure per motivi differenti, anche in area Rita Rossa qualcosa è andato storto. Questione di nomi: le sei liste in supporto alla vicepresidente della Provincia hanno presentato ricorso nei confronti degli avversari facenti riferimento alla lista “Spiga Rossa” di Gianni Vignuolo, “rei” di aver adottato un simbolo che potrebbe disorientare gli elettori: Rita Rossa contro Spiga Rossa rischierebbe dunque di mandare in tilt il signor Rossi una volta in cabina elettorale.
La commissione dovrebbe esprimersi a riguardo la settimana prossima. Se non dovesse farlo, la lista della candidata democratica ha promesso un eventuale ricorso al Tar.