(dosi valide per circa 20 pz.)
Ingredienti:
220 gr di farina "00"; 1/2 bustina di lievito (io per dolci); 2 cucchiaini di zucchero semolato; 15 cl di latte; 60 (40+10+10) gr di burro; 30 gr di parmigiano grattugiato; un uovo; 60 gr di emmenthal; erba cipollina fresca o in polvere; farina e parmigiano grattugiato q.b.
Preparazione:
In una terrina mescolate la farina con lo zucchero ed il lievito. Aggiungete il parmigiano e l'emmenthal anch'esso grattugiato; mescolate il tutto.
Incorporate 40 gr di burro morbido e lavorate gli ingredienti con le dita.
Sbattete leggermente l'uovo, unitelo alla farina ed amalgamate.
Versate la metà del latte e cominciate a lavorare l'impasto con le mani in modo da ottenere una palla.
La pasta dovrà risultare soffice ma non collosa; se troppo asciutta aggiungete il latte rimasto (a me ne sono serviti solo 10 cl).
Preriscaldate il forno a 210°.
Spolverate un piano di lavoro con la farina e stendete la pasta con il mattarello fino ad ottenere un disco spesso 1,5 cm più o meno.
Con una formina in metallo o con un bicchiere di circa 4 cm di diametro ricavate i vostri scones.
Gli sfridi di pasta possono essere ricompattati e riutilizzati.
Disponete i dischi ottenuti su una placca coperta da carta forno. Spennellateli con 10 gr di burro fuso; spolverateli con del parmigiano e metteteli in forno per circa 15 minuti; non troppo vicini gli uni con gli altri perché crescono un bel po'.
Una volta cotti lasciateli freddare pochi minuti; copriteli con il burro rimanente anche stavolta fuso e cospargete con erba cipollina.
Servite dopo mezz'ora circa.
Per fare più in fretta non stendete l'impasto con il mattarello ma, a pezzi staccati con le mani, metterlo dentro dei pirottini per muffin.
Si ottengono delle focaccine davvero buone; perfette per un aperitivo; non duri come biscotti ma nemmeno morbidi come tortini, una piacevole via di mezzo.
D'origine inglese solitamente si preparano in chiave dolce e sono un ottimo accompagnamento per il thé; si vocifera che sia l'unico pasticcino cui ceda la Regina Elisabetta.
La mia versione salata è servita invece per accompagnare qualcosa che vedrete la prossima volta :-); intanto vi auguro buon fine settimana.
Byeee
P.S. La ricetta è presa da un libro ma nel leggere gli ingredienti ho dimenticato qualcosa ed aggiunto qualcos'altro; questa proposta è pertanto quella che alla fine ho realizzato.