"Il vero lavoro non è tanto nel costruire un oggetto o un pensiero, quanto nel costruire chi dovrà comperarli"
Dite la verità: anche a voi viene spontaneo mandare Marzullo a quel paese, quando esordisce chiedendo all' ospite di turno: "La vita è un sogno ?" …
Eppure, vedendola nel contesto del discorso che stiamo facendo sull' Immaginario Collettivo, questa domanda non appare poi così strampalata … In effetti quella che chiamiamo "Realtà" altro non è che la traduzione in pratica dell' "Immaginario" di un popolo, ossia di tutto l' insieme di cultura, religione, credenze, miti, tradizioni, desideri e aspirazioni singole e collettive, che possiamo attribuire ad una determinata civiltà. Ancora, possiamo dire che l' Immaginario Collettivo è il punto d' incontro e di fusione dei vari immaginari di ogni singola persona di quella popolazione, immaginari che possono essere anche molto diversi tra loro, ma che si raccordano e si trovano su quello che "viene preso per buono da tutti", sul "Denominatore Comune" che, per forza di cose, tenderà automaticamente a spianare verso il basso la cosiddetta "Opinione Pubblica": così all' interno di un' opinione di massa ( e qui sta appunto il suo formidabile potere di "usabilità", nel bene e nel male ) il pensiero di un ciabattino sarà assolutamente uguale a quello di un astrofisico.