2012 - Sony NEX-5 con Zeiss Sonnar 24mm - 1/4000 f/2.8 ISO 200 RAW
Perché tutto quello che successe poi quell’estate, tutti gli avvenimenti che la segnarono, di fatto iniziarono proprio quel giorno. E da quel momento, dopo quella scossa di terremoto, tutto andò chiaramente fuori posto. Le cose assunsero un’inclinazione anomala e scivolarono via in un modo sbagliato.
Come in NON TI SVEGLIARE, anche questa storia è scritta su due livelli. Sul primo, la narrazione “canonica” in terza persona segue passo passo al giorno d’oggi l’evolversi dei fatti, diciamo al tempo reale. Sul secondo livello, un io narrante racconta (in prima persona) una vicenda antecedente, che parte da lontano. Tra i due piani narrativi all’inizio sembra non esserci nessuna relazione, poi a poco a poco… C’è poco da fare, questo modo di scrivere mi intriga in modo particolare. Perché funzioni bisogna coordinare bene tempi (e indizi) tra i due livelli, ma questo è parte del divertimento
Ho scattato questa foto ad inizio Agosto 2012, con lo Zeiss Sonnar 24mm E-mount ordinato in Francia e arrivato giusto in tempo per le ferie (il mio regalo di compleanno, da allora è praticamente sempre montato sulla NEX). Eravamo in vacanza da pochi giorni e stavo già ampiamente rimuginando sulla trama di questo secondo libro. Ho virato i colori in postproduzione, in modo da far assumere all’immagine i toni di quelle fotografie su carta Kodak lasciate nei cassetti per anni (forse andava scolorita un po’ di più, ma mi dispiaceva massacrare la resa del piccolo Zeiss).
La vicenda del passato inizia infatti qui, in questo secondo capitolo, ed inizia in un giorno molto preciso: il 6 maggio 1976. Io avevo quasi dieci anni e, come tutti nel nord-est, ricordo perfettamente quello che stavo facendo alle nove di sera di quel giorno.