Oggi, 3 settembre, è il primo dell’anno.
Non ieri che era domenica e tantomeno l’altro ieri.
Non è mai autunno, il sabato.
Oggi invece si iniziano le diete, si scrivono gli appuntamenti sull’agenda, ci si iscrive in palestra, si ricomincia la crema anticellulite, si medita di cavarsi fuori da quella storia inutile, si ha la voglia di innamorarsi di nuovo, si decide di smettere di fumare e di mangiare sano, di bere di meno e di andare in gita la domenica mattina, ci si ripromette di guadagnare un mucchio di soldi, di andare a letto presto la sera, di smetterla di sprecare troppo tempo su internet, di mettere tutta la casa in ordine, di truccarsi e vestirsi bene ogni mattina per andare a lavorare.
Si ricomincia.
I buoni propositi si fanno oggi: ascolterò più musica, leggerò più libri, pubblicherò il mio manoscritto, chiarirò con le persone con le quali sento che devo chiarire qualcosa, chiuderò definitivamente con quelle che non contano più nulla.
Chiederò scusa e mi lascerò scusare.
Chiamerò quell’amica che mi manca tanto.
Cancellerò tutte quelle mail.
Manderò quel messaggio e mi farò passare la voglia di inviare quell’altro.
Ti dirò ti amo.
Questo si fa oggi.
Mentre la pioggia spazza l’afa di un’estate troppo lunga e ormai stantia, noi stiamo qui, a fare la conta dei sogni e a rottamare quelli che non ci servono più.
Che poi magari, domani, ci sarà di nuovo il sole.
T.
(sìsì lo so