La Pggy Guggenheim di Venezia mette in scena una retrospettiva sull'artista italiano Capogrossi attraverso la selezione di lavori rappresentatiti dell'evoluzione delle opere del maestro. L'artista compare nelle scene artistiche nel secondo dopoguerra e attraverso i suoi segni e l'uso del colore sviluppa un tratto unico e ottiene successo in Italia ma anche anche oltre oceano dove la Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York compra la sua prima opera già nel 1958 per inserirla in collezione. La mostra temporanea in collaborazione con l'Archivio Capogrossi di Roma rende omaggio attraverso le opere più significative dell'artista; Le opere esposte,diverse fra loro, sono unite dal segno che contraddistingue l'artista. Ho trovato la mostra molto interessante ed attraverso le spiegazione in ogni sala fà capire l'importanza e il ruolo che ha avuto Capogrossi nel mondo portado a rivalutare l'artista che talvolta non appare nei libri di storia dell'arte che normalmente si studiano ma che ha giocato un ruolo chiave nell'arte italiana.
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