Captain America – Il primo vendicatore – Joe Johnston

Creato il 24 febbraio 2014 da Maxscorda @MaxScorda

24 febbraio 2014 Lascia un commento

Forse non tutti sanno che il Capitan America targato Marvel del 1964, e’ tratto in realta’ il Capitan America nato nel 1941 come personaggio di propaganda per l’esercito americano. Giuro che sapevo tutto questo anche senza Wikipedia e non per fare il maestro in cattedra ma la puntualizzazione serve per meglio comprendere genesi e psicologia di un personaggio, elementi che spiegano quindi perche’ il film sia ambientato ai tempi della II Guerra Mondiale.
Per molti anni, il Capitan America Marvel, alterno’ l’allora suo presente ai racconti di guerra, accentuando lo sfasamento di un uomo svegliatosi 20 anni dopo l’incidente che iberno’ lui e uccise il suo giovane partner Bucky.
L’inevitabile senso di colpa che si sommava al vivere in un mondo che non gli apparteneva piu’ e nel quale molti suoi amici o conoscenti sono scomparsi o profondamente cambiati, rappresentava la profonda cicatrice psicologica che ne determinava azioni e responsabilita’
A differenza del fumetto, quello originale perlomeno, dove l’intera genesi di Capitan America viene liquidata in poche pagine, il film si sofferma sul periodo in cui Steve Rogers era un gracile soldatino scelto per un esperimento che doveva fare di lui un supersoldato.
La vicenda si riempie di valenze morali ovviamente assenti su quelle pagine. Analogamente la nemesi del capitano, quel Teschio Rosso che nella propaganda rappresentava al peggio i nazisti, mantiene lo status cattivissimo che oltre il nazismo incarna il male assoluto. Interessante l’idea filmica di intersecare le vicende del nostro a quelle di Thor usando il Cubo Cosmico, il Tesseract, come giunzione tra i due personaggi ma anche questo e’ gia’ stato visto nei fumetti per quanto in circostanze molto diverse.
Il prodotto nel complesso e’ buono. Capitan America ha cosi’ tanti retroscena nella sua carriera che anche le vicende narrate nel film potrebbero benissimo inserirsi nella continuity. Effetti speciali buoni, eccellente lo Steve Rogers pre-ricostituenti e coreografie in linea con quanto ci si aspetterebbe dal personaggio.
Ben riprodotta l’atmosfera ucronica gia’ propria del fumetto e regia comunque attenta ai dettagli per quanto non brilli di luce propria. Chris Evans e’ un ottimo Steve Rogers col giusto grado di bonta’ d’animo e la faccia onesta – anche se da ragazzino lo immaginavo piu’ simile a Robert Redford – e tra i comprimari notevoli Dominic Cooper nella scelta apprezzabile di renderlo simile allo Stark delle origini e pregevole Stanley Tucci.
Vorrei dir bene anche di Hugo "Teschio Rosso" Weaving ma purtroppo per lui, ogni volta che lo vedo non posso fare a meno di pensare alla Mitzi di "Priscilla". Comunque bravo e brava Marvel che pare finalmente aver trovato il giusto compromesso tra carta stampata e celluloide.

Scheda IMDB


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :