Captain America: The Winter Soldier (2014)

Creato il 27 marzo 2014 da Mcnab75

Captain America: The Winter Soldier
di Anthony e Joe Russo
USA 2014

Sinossi

Sono trascorsi due anni dagli eventi di The Avengers. Capitan America vive a Washington e lavora per lo SHIELD di Nick Fury, cercando al contempo di portarsi al pari coi tempi moderni, dopo essere stato ibernato per decenni, sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia qualcosa di losco sembra coinvolgere proprio lo SHIELD, una delle agenzie di sicurezza più importanti degli Stati Uniti e del mondo. Il progetto segreto Insight presenta molte ombre. Tre nuovi Helicarriers di sorveglianza totale sono pronti a prendere il volo per controllare il cielo sopra la capitale americana, ma qualcuno vuole impossessarsi del progetto per fini diversi.
Quando il direttore Fury viene attaccato da un commando capitanato dal misterioso Winter Soldier, la situazione precipita, e Steve Rogers si trova coinvolto in un intricata trama di spie e tradimenti…

Commento

The Winters Soldier rappresenta la rampa di lancio ideale per la “fase due” del progetto Avengers. Si riparte più o meno da dove ci eravamo lasciati, in un filo ideale col resto del mondo Marvel che, film dopo film, acquista solidità e si ramifica fino a diventare sempre più interconnesso.

Con questo secondo film su Capitan America siamo molto lontani dalle atmosfere fumettose dei due Thor (forse i capitoli peggiori dell’epopea Marvel). Anzi, i registi si allontanano anche dai consueti toni da action comedy, criticate da alcuni fan, ma preziose per far confluire al cinema gli spettatori cosiddetti generalisti.
Eppure è innegabile: The Winter Soldier funziona proprio per il suo essere serio, pur trattandosi di una pellicola di supereroi.
Anzi, di supereroi (definizione generica, ma prendiamola per buona) ce ne sono anche parecchi. Oltre a Capitan America ritroviamo la Vedova Nera. A loro si aggiunge il novello Falcon. Tutti e tre insieme devono affrontare il Soldato d’Inverno, ex commilitone del Cap, trasformato in una letale macchina da guerra per volere della mai morta Hydra.

Eppure la sovrabbondanza di personaggi con capacità più o meno superiori alla media umana non pregiudica una trama che scorre sul duplice binario di spionaggio e azione. Non mancano le battute e gli intermezzi leggeri ma, una volta tanto, rappresentano una quota del tutto secondaria della pellicola.
Anzi, volendo esagerare, potremmo definire The Winter Soldier un film con pretese di impegno – cosa che tra l’altro non manca nel filone supereroistico cartaceo moderno. Vengono infatti affrontati problemi che stanno molto a cuore agli statunitensi, su di tutti la sottile e pericolosa differenza tra sicurezza nazionale e limitazione della libertà individuale.
La separazione tra Bene e Male è piuttosto netta, ma apparentemente confusa. Chi combatte per un mondo sicuro, ma non libero, affronta un uomo come Steve Rogers, che simbolizza invece un’America più idealista, meno patriottica e guerrafondaia, e basata maggiormente sul senso dell’onore e dell’appartenenza ai valori nazionali.

Non è la prima volta che il Cap cinematografico viene dipinto in modo assai diverso da come lo spettatore profano lo immagina.
Non un supersoldato fascistoide e senza cervello, bensì un uomo a cavallo tra due mondi, vecchio e nuovo, e mosso da valori che la nostra società pare aver dimenticato o messo da parte, per mera comodità.

Detto ciò, The Winter Soldier è un film ben realizzato, con ottime scene di combattimento, una trama che coinvolge, seppur fallata in alcuni punti da degli sbrigativi stratagemmi per togliere i nostri eroi dai guai.
Se si chiude un occhio su queste trovate, non a caso tipiche del genere supereroistico, la pellicola non può che essere giudicata positivamente. A tratti sembra quasi uno spin off della saga di Bourne, con l’aggiunta di molti elementi del mondo Marvel, accuratamente disseminati nei 136 minuti di trama, che fanno da collante con gli altri film della saga.

Ottima prove di Chris Evans e Scarlett Johansson. Samuel L. Jackson è oramai il Nick Fury per antonomasia, mentre Robert Redford caratterizza un buon villain, mettendoci tutto il mestiere di una carriera che non deve essere certo ricordata in questa sede.
La new entry Falcon (Anthony Mackie) è forse il personaggio che risulta un po’ troppo sopra le righe, ma timbra comunque il cartellino con una prova dignitosa.

Momenti topici del film: l’attacco a Fury nelle strade di Washington, il combattimento di Rogers nell’ascensore della sede SHIELD, e la ricomparsa dello scienziato nazista Arnim Zola in una forma “vintage” e inquietante, tutta da godere. Scena, quest’ultima, che determina una definitiva consacrazione di The Winter Soldier in qualità di film maturo e non macchiettistico. Capace anzi di regalare qualche inquietudine, nel rappresentare il nostro mondo come il risultato di trame oscure, la cui tessitura è iniziata ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Vedendo come vanno certe tornate elettorali europee, vien quasi da pensare che le parole di Zola non siano solo vaneggiamenti di un folle…

- – -

(A.G. – Follow me on Twitter)


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :