Cara Nonna,

Da Chiarap_79
alcuni giorni fa ero al supermercato a fare la spesa con Davide. Ero stanca. Mi sento molto stanca in questo periodo. Cercavo di ricordare la lista delle poche cose da comprare e nel frattempo provavo a tenere a bada il pulcino che si divertiva a riempirmi il cestino di prodotti che non avrei mai neanche immaginato di acquistare.
Ad un certo punto vengo distratta da una giovane voce di donna. Il suo timbro è deciso. Il suo tono sicuro, rassicurante. Sta chiedendo a qualcuno di cosa ha bisogno in casa. Alzo la testa e mi fermo ad guardarla. La ragazza ha si e no la mia stessa età e trascina dietro sé un cestino rosso identico al mio ma già completamente pieno. Dietro di lei la segue zoppicando una vecchia signora. E' poggiata ad una stampella premuta sotto l'ascella del braccio destro e risponde farfugliando qualcosa, come se non sapesse. Di fronte a questa incertezza la giovane donna comunque non indugia. Continua ad operare solerte e concentrata. Ogni tanto si volta indietro per accertarsi che la vecchina le stia al passo. La osserva con premura. Preleva qualcosa dal banco frigo. Chiede se sono terminati i tovaglioli di carta. Parla all'anziana donna con una dolcezza segreta ed io capisco che si tratta di una nipote e di sua nonna.
Sono lì che continuo ad osservarle mentre lentamente si allontanano verso le casse. Dentro di me sento forte l'istinto di inseguirle. Voglio raggiungere quella ragazza e dirle che in questo momento la sto terribilmente invidiando, che vorrei tanto essere al posto suo. Vorrei fare anche io la spesa per mia nonna, curarmi di lei, farla sentire protetta, amata e coccolata dalle mie attenzioni. Voglio dirle che mi manchi tanto Nonna e che vorrei ancora averti qui con me. Che sono passati quasi quattro anni da quando te ne sei andata ma che il vuoto della tua assenza ancora non sono riuscito a colmarlo e non so se riuscirò mai.
Vorrei fermarla quella giovane donna. Invece rimango distante, ferma, fredda finché Davide inizia a strattonarmi la gamba del pantalone. Ha adocchiato una busta di patatine sullo scaffale, vuole che gliele compri.
Mi sveglio così dal torpore dei miei pensieri. Spiego a Davide che le patatine le acquisteremo un'altra volta ma che appena tornati a casa potremo preparare insieme i suoi amati pop-corn.
Ci avviciniamo finalmente alle casse. Le due donne sono già andate via.

Oggi Nonna sarebbe stato il giorno del tuo ottantacinquesimo compleanno.
Mi chiedo dove sei. Se puoi ascoltarmi. Osservarmi crescere ed invecchiare. Mi chiedo se sei fiera di me e se anche io ti manco così tanto.
E mentre non riesco ad arrestare queste lacrime d'amore e di malinconia, sorrido. Pensando a quanto è stato bello averti vissuto in questa vita. Oggi che continuo a portarti nel mio cuore con così tanta dolcezza, amore e devozione. Oggi che ti amo ancora di più.
Buon compleanno Nonna mia!