Anno: 2011
Distribuzione: Axefilm
Durata: 82′
Genere: Commedia
Nazionalità: Italia
Regia: Gian Paolo Vallati
È la storia di quattro amici che, alla soglia dei quarant’anni, affrontano le loro vicissitudini quotidiane, confrontandosi per cercare di capire il complesso mondo femminile. Tutti loro hanno alle spalle una relazione che ha lasciato strascichi, cicatrici e qualche allergia verso i rapporti di coppia.
Attraverso le loro vicende, si svelano le inconfessabili nevrosi e follie della donna contemporanea. Eppure il loro destino, come quello di tutti gli uomini eterosessuali in età adulta, è di relazionarsi con l’universo femminile. Un’impresa forse impossibile, che porta i quattro amici a cimentarsi con improbabili fidanzate, amiche e amanti di una notte, causando delle situazioni assurde, comiche e talvolta semplicemente surreali.
Quello di Gian Paolo Vallati è un film che propone uno sguardo sulle relazioni uomo-donna raccontate da un punto di vista esclusivo, quello di maschi scapoli e delusi dall’amore. Il regista si sbizzarrisce, assemblando una serie di ardue imprese di seduzione, tirando in ballo anche Gianmarco Tognazzi in una brevissima apparizione.
In mezzo a femmine fedifraghe, sessualmente dipendenti, cocainomani e, soprattutto, isteriche, i quattro protagonisti tentano di difendersi dalle nevrosi e follie del gentil sesso del Terzo Millennio. A esser sinceri se è vero, citando il titolo di una vecchia canzone di Marco Masini, che “Le ragazze serie” non ci sono proprio più, è altrettanto giusto dire che le donne non sono tutte dei casi umani come invece viene mostrato in questa pellicola; la quale induce spesso e volentieri lo spettatore a sprofondare in sane risate, grazie a una sequela di battute originali.
Cara, ti amo… altro non è che una commediola un po’ banale nel tema di fondo, seppur decisamente simpatica e gradevole. Ci vuole davvero poco per capire che si tratta di un film girato con due soldi, con un cast fatto quasi completamente di sconosciuti. La storia è ambientata interamente a Roma, fra Trastevere e Prati. La sceneggiatura si regge tutta su dei dialoghi che traggono la propria forza da un umorismo tipicamente romano. L’opera di Gian Paolo Vallati sembra una specie di Sex and the City al maschile e in «salsa» capitolina.
Durante la conferenza stampa di presentazione al RIFF 2011 di Roma – questa pellicola si è aggiudicata il premio come miglior film italiano, ex aequo, con M.A.R.C.O. di Alex Cimini – il regista non ha voluto rivelare il budget della produzione, tuttavia ha dichiarato che: “Cara, ti amo… è costato come 50 secondi di Manuale d’Amore 3”… e si vede.
Riccardo Rosati