Con loro agli arresti due pregiudicati pugliesi Olinto Bonalumi, 53 anni, di Foggia, e Michele Cristiani, 38, di Andria.
Sembra che insieme progettassero di svuotare il caveau della sede della Banca d’Italia di Ancona, cosa che avrebbe fruttato circa 200 milioni di euro. Secondo quanto reso noto dal procuratore capo di Ancona Elisabetta Melotti, il progetto sarebbe stato di Bonalumi, pregiudicato, che avrebbe convinto il sovrintendente di polizia Lestingi, a coinvolgere nel piano il maresciallo dei Carabinieri Brocca, già comandante della stazione Cc di Collemarino.
Bisognava poi corrompere dei carabinieri addetti alla vigilanza per poter disattivare il dispositivo di allarme ed inseririsi nel caveau. Il denaro trafugato sarebbe stato sostituito con altro materiale cartaceo, in modo da ritardare la scoperta del furto.
Il quartetto è stato arrestato con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, tentata concussione e istigazione alla corruzione.