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“Caravaggio – La Tavolozza e la Spada” di Milo Manara: una graphic novel in omaggio a Michelangelo Merisi

Creato il 31 maggio 2015 da Alessiamocci

“Ho deciso di realizzare quest’opera perché la vita stessa di Caravaggio sembra proprio disegnata apposta per un fumetto. La sua è stata la vita di un vero picaro, di un avventuriero” – Milo Manara.

Il connubio fra arte e fumetto è sempre qualcosa di grande, poiché è in grado di estendere la bellezza – in questo caso anche la conoscenza – di opere che toccano una vasta fetta di pubblico. Attraverso una graphic novel, anche la più tormentata delle biografie diventa più facile ed accattivante.

Per questo, ma non solo, “Caravaggio – La tavolozza e la spada”, la splendida opera a fumetti che Milo Manara ha dedicato al grande pittore Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, merita ad una sola settimana dalla pubblicazione da parte di Panini Comics nella collana Panini 9L, il primo posto in classifica su Amazon nella categoria Fumetti e l’ottavo nella categoria Libri.

È il primo di due volumi pensato dal maestro del fumetto Milo Manara per omaggiare la figura di Caravaggio (1571 – 1610), il pittore italiano formatosi tra Milano e Venezia e attivo a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia fra il 1593 e il 1610.

Un’analisi approfondita ed estremamente realista dello stato umano, sia esso fisico che mentale, unito ad un utilizzo “drammatico” della luce, fanno di Caravaggio uno dei più grandi pittori di tutti i tempi, oltre che ad avere influenzato tutta la pittura barocca a venire.

La sua esistenza fu breve, ma pregna di eventi. L’animo irrequieto, ed il temperamento ribelle lo portarono ad affrontare diverse vicissitudini. Fino ad arrivare ad una data cruciale: il 28 maggio 1606, a partire dalla quale, essendosi reso responsabile di un omicidio durante una rissa, venne condannato a morte e dovette vivere in costante fuga per sfuggire alla pena capitale.

In quest’opera, i fumetti di Milo Manara narrano con maestria la geniale vita del pittore, dal suo arrivo a Roma alla fine del Cinquecento fino alla rocambolesca fuga dalla capitale. Le straordinarie tavole di Manara raccontano l’arte e le opere di Caravaggio, così come le avventure e gli eccessi che hanno segnato la sua intera esistenza.

Caravaggio è l’esempio dell’uomo d’azione, oltre che del pittore. In questo sta la sua modernità, così come nel suo modo di dipingere. Le sue figure non venivano prima disegnate sulla tela e in seguito dipinte, ma costruite con modelli umani disposti come a teatro, così come oggi farebbe un fotografo o un ritrattista.

E tutto questo è dettagliatamente spiegato in questa storia a fumetti, che vede un Caravaggio prendere modelli fra il popolo per i suoi quadri. Una puttana diventa per lui la figura prescelta per impersonare la Madonna: il corpo gonfio e deformato di una morta annegata; l’angelo del “Riposo durante la fuga in Egitto”, dai connotati androgini, censurato perché troppo sensuale. Un pennello, quello di Michelangelo Merisi, che scolpisce luci e ombre con straordinario realismo. Un edonista, rissoso e suscettibile. Un uomo impetuoso che conosce la passione, ma non la paura.

Tutto questo, in sintesi, il Caravaggio che trapela dalle tavole di Milo Manara, che, quattro secoli più tardi, gli rende omaggio con questa graphic novel.

La storia del grande pittore è narrata con grande rispetto delle fonti, quindi non è romanzata. Manara però vi imprime un segno personalissimo, insieme a quei tratti “sensuali” che hanno reso celebri le sue tavole. C’è azione in queste vignette; si avverte il medesimo “turbinio” che deve avere alimentato gli stati d’animo del pittore stesso.

“Caravaggio – La tavolozza e la spada” si presenta come un vero e proprio capolavoro. Curato nei particolari e di grande impatto. Sarebbe bello se Milo Manara potesse illustrarci l’arte e la vita anche di altri pittori, perché la storia dell’arte verrebbe così studiata con vero piacere.

Al momento, rimaniamo in trepidante attesa per l’uscita del secondo volume. Di cose da dire su Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, genio ribelle di fine Cinquecento italiano, ce ne sono ancora parecchie.

Written by Cristina Biolcati


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