Dentro di me una vocina stizzita ed un tantino isterica ha continuato a ripetermi "ma che fai, pubblicità? E' il tuo blog di cucina, che c'azzecca con il tuo lavoro"?
In effetti questo è il mio blog di cucina, ma il blog sono io ed alla fine io sono anche il mio lavoro, visto che in agenzia ci campo dalle 9.00 alle 19.00 tutti i giorni.
Vale a dire i due terzi della mia vita.
Così, ai ciufoli la vocina isterica, perché questa volta ho voglia di raccontarvi di un viaggio a mio avviso bellissimo, che ho lanciato per questa estate per i viaggiatori più fantasiosi: un Tour delle abbazie e birre trappiste in Belgio.
E' da un po' che avevo voglia di spingere la destinazione perché sono certa che moltissime persone non la conoscano affatto.
Ma se parlo di Fiandre o Vallonia a me vengono immediatamente alla mente le atmosfere di un quadro di Bruegel e sono certa che anche per qualcuno di voi è lo stesso.
L'amore per la cucina e per il cibo condiziona anche la mia impostazione professionale, per cui finisco ogni volta a cercare e valorizzare quelli che sono gli aspetti gastronomici nella cultura di un luogo, ed anche in questo caso ciò che mi ha spinto a studiare la destinazione è stata la mia passione per la birra.
Nella mia scala di preferenze "birresche", il top va alle birre trappiste, in particolare a quelle rosse o a doppio malto, insomma: birre strutturate e cosiddette "da meditazione".
Lo so, dopo rischio di non alzarmi dalla sedia, ma volete mettere il meraviglioso sapore tostato e lievemente alcolico, con fondo dolce e vellutato che ti lascia in bocca una Chimay o una Leffe?
In ogni caso, il viaggio di cui vi parlerò oggi va bene per chi ama la birra e per chi la detesta, perché non solo di birra si tratta: meravigliosi borghi dimenticati, abbazie perfettamente conservate, canali romantici e strade con selciati antichi, formaggi magistrali e cioccolata da sogno.
Insomma, il Belgio riserva delle sorprese e con questo itinerario ne avrete molte.
Prima di passare al racconto ed alle immagini, sono molto emozionata e felice di informarvi che Babs condividerà sul suo post di oggi, il viaggio di cui sopra.
Nella sua splendida rubrica sulla birra, troverete anche aria di viaggi e magari vi verrà la voglia di partire. Andate a leggere cosa vi riserva il suo post saporitissimo.
Un ringraziamento speciale va alla cara Donatella di Cucina Abitabile, che mi ha messo a disposizione le sue magnifiche foto, scattate proprio durante il suo ultimo viaggio in Belgio. Foto davvero suggestive, che mi hanno rubato il cuore. Grazie Donatella, ti abbraccio forte.
Si arriva su Bruxelles con voli diretti dai principali aeroporti. Qui trascorrerete la vostra prima notte. Bruxelles è una capitale e come tutte le capitali merita del tempo per essere scoperta.
Una visita dettagliata potrete concedervela alla fine del vostro viaggio, con la calma necessaria.
Adesso invece si comincia. Via, alla scoperta della Vallonia.
Il nostro itinerario si sviluppa nella regione della Vallonia, situata a sud del Belgio e considerata una delle regioni più verdi d'Europa. Il suo territorio è coperto per il 90% da foreste secolari come quella delle Ardenne. E' una regione che ha mantenuto integre le sue tradizioni e il patrimonio artistico e culturale è ricchissimo.
La concentrazione di Abbazie sul territorio è altissima e va di pari passo con gli antichi birrifici gestiti dai monaci Trappisti.
Le prossime 3 notti verranno trascorse con base a Dinant, piccolo gioiello incastonato fra i massicci della Mosa, uno dei luoghi più suggestivi di tutto il Belgio.
Da lì, vi sposterete con facilità alla scoperta del territorio.
Vi dice nulla il nome Goffredo di Buglione? Ebbene, il grande condottiero crociato era originario di Bouillon, delizioso borgo sormontato da un maestoso Castello risalente al 958 d.C. poco distante da Orval. In estate vi si tengono indimenticabili spettacoli di falconeria. Una sosta qui è ovviamente di rito.
Nel quarto giorno raggiungerete l'Abbazia Notre Dame di Scourmont e qui avrete il piacere di effettuare una visita guidata a l'Espace Chimay ed agli esterni dell'Abbazia. Notre dame de Scourmont è tutt'ora abitata da c.ca trenta monaci benedettini.
La giornata include un pranzo in ristorante locale con degustazione guidata delle birre e dei formaggi Chimay.
Non perdete assolutamente la tappa ad uno dei Café della maestosa Grand Place, per assaggiare la migliore cioccolata della vostra vita ma anche per pranzare a base di cozze e patate fritte, accompagnate ovviamente dalla vostra birra preferita. Questa è la vostra ultima notte in Belgio, quindi godetevela.
Rientrati dal vostro viaggio, potrete finalmente tentare di riprodurre uno dei piatti più celebrati della cucina fiamminga, la celebre Carbonade o Carbonnade Flamande.
Un succulento ed importante piatto a base di manzo e cipolle cotti a fuoco lentissimo nella migliore birra belga. L'attesa ripagherà.
E con il clima di questo maggio novembrino si presta alla grande!
Non dimenticate di accompagnarlo con croccanti patatine fritte o al forno.
Vi dico solo che è un viaggio bellissimo e a portata di tutte le tasche!
Carbonade Flamande
ingredienti per 4 persone
1 kg di spezzatino di manzo a pezzi non troppo piccoli (possibilmente spalla non troppo magra)
600 gr di cipolle bianche o gialle
1/2 litro di birra scura (io ho usato la Leffe 9, la più alcolica della gamma)
120 gr di burro chiarificato (migliore per rosolature come in questo caso)
farina 00
2 foglie di alloro
timo fresco 2 o 3 rametti
1 cucchiaio di zucchero di canna (io ho usato il Muscovado)
2 cucchiaini di senape forte
1 cucchiaino di misto spezie (noce moscata, cannella, chiodo di garofano, zenzero)
sape - pepe nero macinato fresco
Mettete la carne in una ciotola e versateci sopra un paio di cucchiaiate di farina. Coprite la ciotola con un piatto tenendo ben chiuso e shekerate bene con energia. I vostri pezzi di carne si infarineranno in maniera omogenea velocemente. Eliminate la farina in eccesso.
Un una casseruola antiaderente fatte fondere la metà del burro e in base alla larghezza della casseruola, rosolatevi la carne suddivisa in porzioni, per far si che i dadi di carne stiano tutto comodamente sulla base e si possano rosolare uniformemente. Fate questa operazione in due o tre tempi se necessario. Trasferite la carne rosolata in una ciotola e proseguite con il resto. Non eliminate i liquidi che verranno rilasciati dalla carne ma teneteli da parte.
Se necessario, deglassate il fondo della casseruola con mezzo bicchiere di birra.Pulite le cipolle e tagliatele a rondelle dallo spessore di 5 mm.
In una larga pentola dal fondo pesante (di ghisa sarebbe perfetto), sciogliere il restane burro chiarificato quindi una volta caldo, versatevi le cipolle e cuocete a fiamma media, rosolando le cipolle ma stando molto attenti a non bruciarle. Abbassate la fiamma, salate leggermente, aggiungete uno o due cucchiai d'acqua e proseguite la cottura coperta per c.ca 15 minuti.
Passato questo tempo, aggiungere un cucchiaio raso di farina e mescolate bene con un cucchiaio. Aggiungete se necessario un goccio d'acqua.
Aggiungete la birra, la carne ed i suoi succhi, l'alloro, il timo, le spezie, sale e pepe. Alzate la fiamma e portate a bollore.
Dal momento del bollore, abbassare la fiamma al minimo, coprite con il coperchio e cuocete per almeno 3 ore. Mescolate ogni tanto ed aggiungete birra se necessario.
Nella versione tradizionale al momento dell'abbassamento della fiamma, si aggiungono delle fette di pane fresco spalmate di senape con il lato condito sullo stufato e si lasciano fino a fine cottura. Naturalmente il pane via via si frantuma contribuendo a creare un intingolo cremoso e golosissimo.
Mezz'ora prima della cottura va aggiunta la senape e lo zucchero.
Il muscovado con il suo tono aromatico, è perfetto per questa preparazione.
Prima di servire, eliminate l'alloro e servite con le patate e se vi piace, con crostini di pain d'épice tostati in padella con una noce di burro. E naturalmente con un buon bicchiere di birra!