La mandragola è una pianta velenosa che contiene pericolosi alcaloidi, in particolare atropina. I sintomi che provoca, a carico dell’apparato neurologico e gastrointestinali, possono degenerare nel coma e nella successiva morte. I sintomi, diarrea e vertigini, si manifestano subito dopo l’ingestione.
La mandragola spesso viene confusa con la borragine e la bietola selvatica; infatti, le sue foglie sono simili a quelle della bietola ma sono riconoscibili perchè si presentano arricciate. Inoltre, la mandragola, durante l’estate, produce dei piccoli frutti di colore aranciato.
La mandragola viene impiegata nella medicina omeopatica per alcune patologie come l’emicrania, la sciatica e i problemi a carico dell’apparato cardiocircolatorio.