Vi è mai capitato di invitare un uomo a cena e aprendo la porta trovarlo con un mazzo di carciofi in mano?! "Tesoro, ti ho comprato le mammole per cucinare i carciofi alla giudia!!!" Ancora perplessa da tutto quell'entusiasmo...non restava altro che rimboccarsi le maniche e obbligarlo a indossare la tenuta da casa per ripulire con grazia e rigore gli austeri componenti dell'inaspettato omaggio...floreale. Una rivisitazione dei Carciofi alla Giudia, una ricetta a modo mio, meno olio del previsto, nessuna frittura, un pentolino speciale in ghisa STAUB che mantiene il calore alla perfezione senza compromettere il risultato finale!
Ingredienti_2 persone
4 carciofi romani o "mammole" 0,5 lt olio extra vergine d'oliva 1 limone spremuto prezzemolo fresco vino bianco pepe sale
Procedimento
eliminare le foglie più esterne e coriacee dei carciofi eliminare il gambo lasciandone solamente un centimetro in modo da tenere unite le foglie immergere le mammole mondate in acqua acidulata, acqua e limone spremuto, per 10 minuti
sciacquare sotto acqua corrente i vostri cuori di carciofo e asciugarli versare l'olio nel tegame e nel frattempo aggiungere i carciofi che dovranno essere immersi nell'olio fino a metà a testa in su scaldare l'olio ad una temperatura a 100°C (non devono friggere) seguire la cottura (15 minuti) muovendo i carciofi con una forchetta per permettere la cottura del carciofo per interno nell'olio verificare la cottura infilando i rebbi della forchetta alla base del carciofo, se di consistenza tenera potrete scolare con una schiumarola, aprire delicatamente le foglie più interne, salare, pepare e aggiungere un cucchiaino di prezzemolo tritato fresco farli riposare per 2 minuti in attesa che si insaporiscano, spruzzare con un po' di vino bianco immergere nuovamente nell'olio a temperatura maggiore per 1 minuto ciascun carciofo rimuoverli dall'olio, scolarli accuratamente dall'olio in eccesso e servire
Dalla storia... I Carciofi alla Giudia, che fanno parte della tradizione ebraica romana, venivano preparati dalle famiglie appartenenti al ghetto ebraico a Roma per la ricorrenza dello Yom Kippur. Si tratta della festa dell'espiazione, che prevedeva un giorno di digiuno, astinenza e riposo, dedicato solo alla preghiera e al raccoglimento. Al termine della giornata per gli ebrei romani era consuetudine preparare le mammole la cui ricetta prese il nome di Carciofi alla Giudia.
Sapevate che... Nel 2002 i cimarola o mammole, ossia carciofi romani sferici e senza spine, hanno ottenuto il riconoscimento a livello europeo di Identificazione Geografica Protetta IGP.