Cammino per queste strade secondarie, dove c’è penombra e lerciume. Bisogna conoscerle, avere un obiettivo per andarci. Io fino ad oggi non le conoscevo. Non ne avevo bisogno. C’era lei. C’era ogni piccola parte di lei nella mia vita, in ogni secondo. E io sfioravo queste parti di lei, le amavo. Passavo giornate intere con la testa sul suo addome, chiudevo gli occhi per ascoltare il suo cuore e navigavo nel nostro futuro. Conoscevo i punti dove soffriva il solletico, la sua schiena quasi impalpabile. Appoggiavo la testa alla sua spalla un po’ ossuta ma rassicurante. E ficcavo la mia mandibola in quello spazietto tra il collo e la spalla. E passavo la mia mano tra i suoi capelli, ora lunghi, ora scomparsi. Sono in questa strada, le mani nella tasca per contare i soldi. Per cercare una carezza perduta da un corpo sconosciuto. Per ritrovare lei, per ritrovare me stesso. Perché con quel male che ti ha portata via ho perso per sempre entrambi.
Playlist aggiornata! ;)