E, come contraddizione vuole, il corto che vi presento oggi parla proprio di zombie.
Spesso, nelle pellicole con protagonisti i cari e vecchi morti deambulanti, i concetti alla base sono sempre gli stessi: sangue, armi da fuoco, morti inutili e insensate e un sacco di violenza. Ecco, Cargo, pur rientrando in questa categoria, riesce, grazie anche ad una costruzione pressoché perfetta, a ritagliarsi un angolino tutto suo.
Il pathos che si crea con lo spettatore è indiscutibile, il tutto senza nemmeno una parola di dialogo. Immagini, emozioni che servono solo a portare avanti una trama semplice ma al contempo articolata e molto riflessiva.
Il protagonista è un uomo, che si ritrova suo malgrado a dover lottare per la sopravvivenza sua e della sua piccola, in seguito ad un incidente stradale in cui ha perso la vita sua moglie.
Il cammino di questo uomo lo porterà inevitabilmente a dover compiere delle scelte, nella speranza che servano ad aiutarli, se non per lui almeno per la figlia.
Diretto da Ben Howling e Yolanda Ramke, si presenta con una costruzione solida e una realizzazione ineccepibile. Anche il comparto sono è adatto e si incastra alla perfezione nell’ambientazione.
Insomma, un grande cortometraggio, che mantiene le promesse e rivaluta un genere forse un po’ troppo abusato.
Da vedere.