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Carlo Cracco pronto su Sky Uno a scatenare l'inferno di Hell's Kitchen #HKIta

Creato il 15 aprile 2014 da Digitalsat

Carlo Cracco pronto su Sky Uno a scatenare l'inferno di Hell's Kitchen #HKItaDa Carlo e Camilla in Segheria, il nuovo ristorante dello Chef Cracco a Milano, si è da poco conclusa la conferenza stampa di presentazione della prima edizione di Hell’s Kitchen Italia, che andrà in onda dal 17 aprile il giovedì alle 21.10 su Sky Uno HD, e che si inserisce nel filone del grande intrattenimento targato Sky Uno.

I protagonisti di questa nuova produzione firmata da Sky e Magnolia, vedrà protagonisti otto uomini e otto donne, divisi in due squadre (una rossa e una blu), che saranno sottoposti a dure prove di abilità e dovranno cucinare ogni sera in un vero ristorante per 70 ospiti. A decidere delle loro sorti non ci sarà alcun televoto o giuria, ma solo l’insindacabile giudizio di Carlo Cracco. Ogni puntata eliminerà un concorrente e solo uno di loro arriverà in fondo e potrà aggiudicarsi l’ambìto premio: diventare Executive Chef del primo ristorante di Hell’s Kitchen al mondo, che aprirà per l’occasione all’interno del Forte Village, in Sardegna, dove Chef Gordon Ramsay – artefice del successo internazionale di questo format- ha il suo ristorante.

Andrea Scrosati, executive vice president per il cinema e l’intrattenimento di Sky Italia, spiega alla stampa le ragioni che lo hanno indotto a dar vita a questa prima edizione italiana:

“Da ormai tre anni su SkyUno va in onda la versione internazionale e- nel genere dei cooking show – è quella che ha più successo. E poi ha un linguaggio diverso: c’è un elemento di talent, perché i concorrenti devono essere abili in cucina, ma c’è anche un elemento di reality. Quindi è un format che miscela alla perfezione questi due elementi e questo ci intriga molto. E infine per fare qualcosa di più e di nuovo insieme allo chef Cracco”.

Subito dopo è intervenuto Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky Italia e dei canali cinema, che ha voluto fornire alcune importanti precisazioni sul format:

“Hell’s Kitchen ha un meccanismo diverso dalle altre produzioni che parlano di cucina. Qui Carlo diventa protagonista di una specie di campo militare infernale. È un programma che racconta la vita delle brigate di cucina. E vederli lavorare in un ristorante vero, con le tipiche dinamiche tra i cuochi, rende questo programma ancora più interessante”.

Poi prende la parola, il vero protagonista del programma, Chef Carlo Cracco, che – con la sua puntuale precisione – ha tenuto a chiarire ulteriormente le idee:

“Gordon Ramsay è sicuramente più cattivo di me, però ho cercato di difendermi e devo dire che tutto sommato mi riesce facile: quando serve, io mi incazzo veramente. Il servizio – che è il fulcro del programma e si svolge in due ore – si avvicina davvero a quello di un normale ristorante: se il piatto viene bene, il cliente è contento. In caso contrario, il piatto torna indietro e uno si arrabbia”.

Qualcuno domanda se ha riscontrato differenze tra gli uomini e le donne.

“C’è solo una differenza di approccio. C’è chi è determinato e vuole fare bene e chi si fa prendere dall’ansia e non sa cosa deve fare. E questo accade sia agli uomini che alle donne”.

A seguire è la volta di Fabrizio Jevolella, direttore generale dei contenuti di Magnolia, il quale – avendo seguito da molto vicino tutta la produzione – spiega il lavoro che è stato fatto a monte prima di incominciare le registrazioni:

Il mondo che mette in scena Hell’s Kitchen è molto diverso da quello che abbiamo visto finora negli altri cooking show. Con gli autori la prima cosa che abbiamo fatto è stata andare a studiare una cucina vera di un ristorante. Quello che ci è balzato subito agli occhi è che il servizio è prima di tutto una performance per una brigata, che in quel momento fa esplodere tutta una serie di dinamiche che uno chef deve governare per fare funzionare al meglio un ristorante. La personalità di Cracco è stata perfetta a far girare il gruppo di concorrenti”.


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