Archiviata tra polemiche e sospetti (e il boom di ascolti) l'ultima edizione di Masterchef, Cracco è già pronto a pensare alla prossima, smentendo alcune indiscrezioni dell'ultima ora che indicavano come possibile il suo abbandono del talent culinario: «parteciperò senza alcun dubbio», ha detto circondato dalla folla, «che faccio, mollo adesso? Mai». E augurandosi che il giovane Niccolò, il secondo classificato nel programma che farà l'apprendista nel suo ristorante, «mantenga l'equilibrio e si metta sotto a lavorare» senza lasciarsi distrarre dalla fama televisiva, non si è fatto sfuggire un commento al vetriolo per rispondere a Gianfranco Vissani.
Allo chef di Baschi, che ha definito Masterchef «un programma diseducativo, perchè la cucina è fatica e non è andare in tv», Cracco ha risposto: «spesso si ha la memoria corta: anche Gualtiero Marchesi ha detto le stesse cose di Vissani e molto tempo prima di lui». E ha aggiunto: «il problema emerge perchè qualcosa per loro in tv non ha funzionato a differenza di ciò che è accaduto per Masterchef». In ogni caso, con oltre 250 libri venduti in poco più di un'ora e persone accalcate in lunghissime file solo per avere un autografo e magari per strappargli una foto, oggi nella libreria l'umore del severo giudice era di certo alle stelle, grazie all'accoglienza, degna di una rock star, che il pubblico romano gli ha riservato e alla quale lui ha reagito dispensando sorrisi e un pò di timidezza. Senza contare poi i cartelli tenuti in alto senza sosta, da quello più sobrio «Carlo for president», a quello più esplicito, in cui la scritta in romanesco «Carlo impanace tutte» tradiva una matrice del tutto femminile.
Un affetto che definire caloroso è riduttivo: segno evidente che, se la cucina resta comunque il suo maggior vanto - come dimostra anche quest'ultima fatica letteraria appena «sfornata», in cui lo chef passa in rassegna le principali tecniche culinarie - anche in tv (a Masterchef, ma anche a Hell's Kitchen Italia, di cui è il burbero padrone di casa) Cracco non sbaglia un colpo. Un conduttore «navigato»? Sì, e ne è consapevole: «La televisione ti ingloba», ha ammesso, «e io mio malgrado ne faccio parte».