ROMA – Carlo Verdone torna dietro la macchina da presa per dirigere il suo nuovo film, titolo provvisorio “Vicini per caso”. Il regista spiega a La Stampa che si tratta di una commedia corale sul “rapporto tra generazioni, un tema che in Italia, negli ultimi anni, ha acquistato particolare importanza”.
Scritto insieme a Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta e Maruska Albertazzi (“il lavoro di sceneggiatura è stato particolarmente lungo e laborioso”), il film arriverà nelle sale il 14 febbraio con la Filmauro di De Laurentiis: “È un racconto di impianto teatrale con il sapore agrodolce che caratterizza da sempre i miei lavori”.
Verdone racconta quini la storia e il suo personaggio: “Sono un padre divorziato che si è rifatto una vita con una compagna dinamica, effervescente. Dei suoi due figli, una ragazza di 24 anni e un ragazzo di 21, non si è mai molto occupato, li ha fatti star bene dal punto di vista economico, ma ha spesso dimenticato i loro compleanni… Una sera riceve una telefonata, il figlio gli dice che la madre, cioè la sua ex-moglie, è morta. Da quel momento cambia tutto, dovrà occuparsi dei ragazzi rimasti soli, imparando finalmente a fare il padre e anche la madre”.
Quindi Verdone spiega la situazione della commedia italiana di oggi, con il pubblico che sembra non apprezzare più questo genere. “E’ giusto, anche perchè in questo momento, con davanti un futuro così minaccioso, c’è ben poco da ridere. Però se si riesce a raccontare una storia, anche drammatica, con un pizzico di ironia, la ricetta funziona… Penso a To be or not to be di Lubitsch, sono andati tutti a vederlo, riconoscendone la grazia, la qualità preziosa. Mi direte che non abbiamo tanti Lubitsch, ma una carezza, in un periodo buio come questo, fa sempre bene”.