Dopo aver vestito i panni di rockeuse aggressiva, capace di recuperare suoni e pensieri della sua terra più profonda, Carmen Consoli torna in tour trasformata in una sensibile narratrice dei nostri tempi e sabato arriva al Palalottomatica. Lo ha mostrato con grande evidenza la pubblicazione, dopo cinque anni di silenzio, di "L'abitudine di tornare", il suo album più recente che contiene dieci titoli in cui la cantautrice si è proposta in veste di "cronista" che intende raccontare l'Italia divisa tra potenti e vinti. Un intento subito chiaro se si getta anche un rapido sguardo ai temi affrontati dal disco che alternano l'attenzione verso la società attuale ad argomenti più intimi e introspettivi come nel caso di "Ottobre", che affronta il delicato tema di un amore fra due ragazze, però ambientato negli anni '50 o "Una piccola magia" dedicato alla sua recente maternità. Nel suo lavoro, la Consoli non perde di vista anche questioni non così spesso presenti nelle canzoni, come la crisi economica ("E forse un giorno") e quelli dei migranti ("La notte più lunga") e, ovviamente la mafia, tema più sensibile per una siciliana, in "Esercito silente". In scaletta, insieme ai brani tratti dal suo ultimo album, pezzi che non suonava da tempo in concerto e che ha voluto reintrodurre perché figli della sua anima più rock. È il caso di "Besame Giuda", "Per niente stanca", "Venere" e "Geisha". Ma un'artista dalle passioni così ricche e diverse come Carmen Consoli c'è da aspettarsi che facciano la loro apparizione anche quelle folk che infiammarono il suo viaggio nella Musica antica del nuovo millennio nel quale era accompagnata dai Lautari, gruppo catanese impegnato nel mondo del folk revival, insieme a Rita Botto e Alfio Antico, musicisti attivi da molti anni nel campo nella musica tradizionale siciliana. D'altra parte Carmen Consoli rimane una sorta di anomalia della scena canora italiana perché capace in due decenni di attività di passare dal mainstream pop, al Festival di Sanremo, alla collaborazione con Emma Dante fino alla passione per le grandi voci femminili. Un sentimento che la cantautrice ha dichiarato di voler rappresentare con forza anche nella sua avventura a Hit Parade il programma di RadioRai2 che condurrà per tre settimane e nel quale intende dare grande spazio alle voci di Aretha Franklin, Janis Joplin, Ella Fitzgerald. Divine artiste che ha sempre considerate il suo punto di riferimento, ben lontane da quei talent che Carmen Consoli ha mostrato più volte di non amare perche' luoghi del successo e dalla sensibilità effimera. Anche la formazione che l'accompagnerà si presenta particolarmente originale con una base ritmica al femminile, con Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria. La formazione si completa con Roberto Procaccini alle tastiere e Massimo Roccaforte alla chitarra, Camilla Ferrari si occuperà del disegno luci.
Dopo aver vestito i panni di rockeuse aggressiva, capace di recuperare suoni e pensieri della sua terra più profonda, Carmen Consoli torna in tour trasformata in una sensibile narratrice dei nostri tempi e sabato arriva al Palalottomatica. Lo ha mostrato con grande evidenza la pubblicazione, dopo cinque anni di silenzio, di "L'abitudine di tornare", il suo album più recente che contiene dieci titoli in cui la cantautrice si è proposta in veste di "cronista" che intende raccontare l'Italia divisa tra potenti e vinti. Un intento subito chiaro se si getta anche un rapido sguardo ai temi affrontati dal disco che alternano l'attenzione verso la società attuale ad argomenti più intimi e introspettivi come nel caso di "Ottobre", che affronta il delicato tema di un amore fra due ragazze, però ambientato negli anni '50 o "Una piccola magia" dedicato alla sua recente maternità. Nel suo lavoro, la Consoli non perde di vista anche questioni non così spesso presenti nelle canzoni, come la crisi economica ("E forse un giorno") e quelli dei migranti ("La notte più lunga") e, ovviamente la mafia, tema più sensibile per una siciliana, in "Esercito silente". In scaletta, insieme ai brani tratti dal suo ultimo album, pezzi che non suonava da tempo in concerto e che ha voluto reintrodurre perché figli della sua anima più rock. È il caso di "Besame Giuda", "Per niente stanca", "Venere" e "Geisha". Ma un'artista dalle passioni così ricche e diverse come Carmen Consoli c'è da aspettarsi che facciano la loro apparizione anche quelle folk che infiammarono il suo viaggio nella Musica antica del nuovo millennio nel quale era accompagnata dai Lautari, gruppo catanese impegnato nel mondo del folk revival, insieme a Rita Botto e Alfio Antico, musicisti attivi da molti anni nel campo nella musica tradizionale siciliana. D'altra parte Carmen Consoli rimane una sorta di anomalia della scena canora italiana perché capace in due decenni di attività di passare dal mainstream pop, al Festival di Sanremo, alla collaborazione con Emma Dante fino alla passione per le grandi voci femminili. Un sentimento che la cantautrice ha dichiarato di voler rappresentare con forza anche nella sua avventura a Hit Parade il programma di RadioRai2 che condurrà per tre settimane e nel quale intende dare grande spazio alle voci di Aretha Franklin, Janis Joplin, Ella Fitzgerald. Divine artiste che ha sempre considerate il suo punto di riferimento, ben lontane da quei talent che Carmen Consoli ha mostrato più volte di non amare perche' luoghi del successo e dalla sensibilità effimera. Anche la formazione che l'accompagnerà si presenta particolarmente originale con una base ritmica al femminile, con Luciana Luccini al basso e Fiamma Cardani alla batteria. La formazione si completa con Roberto Procaccini alle tastiere e Massimo Roccaforte alla chitarra, Camilla Ferrari si occuperà del disegno luci.
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