Manca sempre meno al Carnevale di Venezia, evento che ogni anno richiama in città migliaia di persone
Manifestazione spettacolare, quella del Carnevale di Venezia, ma in questo periodo problematica: è sicuro ospitare nella città tutte queste persone travestite quando l’allarme terrorismo è così sentito? Eppure, nessuno ha intenzione di rinunciare a un evento del genere.
In particolare, è il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro a tranquillizzare i cittadini: “Le maschere ci saranno eccome – spiega – stiamo spronando tutti a partecipare al Carnevale, dove verranno identificati, come sempre, coloro che, in maschera, non vogliono fornire le proprie generalità, potendo anche contare sull’efficace sistema di identificazione dei turisti in albergo. Ma diciamo di venire anche a Natale, quando proveremo, in una città sicura, a proporre un segnale in controtendenza, con iniziative sul territorio“.
“Venezia sicura” è il nome del piano, articolato in tre punti che aspirano a potenziare la presenza delle forze dell’ordine sul luogo. Soprattutto in funzione antiterrorismo. Saranno sette gli equipaggi di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza messi a disposizione, oltre a dieci agenti Polfer che controlleranno le stazioni ferroviarie. A presidio delle frontiere ci saranno i militari, affiancati da personale ad alta specializzazione.
Il ministro dell’Interno Alfano parla del piano di sicurezza e di prevenzione contro il terrorismo come fosse “un abito sartoriale cucito su Venezia”. “Saranno 105 gli uomini in più a presidio di Venezia – dice Alfano – molti sono militari dell’Esercito: 30 in più operanti nel progetto Strade sicure”.
“Abbiamo così un piano – conclude il sindaco – che incrementerà la vigilanza anche nei musei, con punti di controllo, prima di arrivare a Piazza San Marco, che non saranno effettuati in massa, ma saranno puntuali, su tutte le persone sospette, per identificarle. Aumenterà quindi la difesa passiva, anche perché l’intelligence non ci ha segnalato nessun allarme terrorismo“.
E.S.
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