Il Carnevale di Venezia, se non il più grandioso, è sicuramente il più conosciuto per il fascino che esercita e il mistero che continua a possedere anche dopo 900 anni dalla sua nascita. Nel 2014 il Carnevale richiamerà alle origini dell’Uomo, al suo continuo attingere al mito, alla fantasia, alla fiaba come metafora della vita.
Un Carnevale dell’attualità perché il fiabesco naturalistico è il modo con cui affrontare, nella festa, i temi profondi del rapporto tra il genere umano e l’ambiente: i boschi, le valli, i mari, i monti, le lagune e le misteriose creature animali e vegetali che li abitano.
È un Carnevale da Mille e Una Notte è quello che si sta raccontando a partire dal 14 febbraio a Venezia, essa stessa spettacolo della Natura e miracolo della fantasia. Venezia come una Venere che spunta dalle acque, come un ponte tra due culture, quella orientale e quella occidentale, dove i miti – e le paure – delle creature mostruose e stupefacenti d’oltremare venivano tradotti in narrazione, pittura, ornato architettonico, per poi essere esportati in Europa lungo i canali e le strade battute dai mercanti.
Un mondo di favola alimentato dai profumi e dai sapori dei forestieri, cresciuto nei segreti suoni delle lingue che i mercanti portavano dall’Oriente e dal nord Europa, documentato negli idiomi dei Principi e dei viaggiatori che affrontavano il lungo viaggio per Venezia, maestra di civiltà.
È proprio a Carnevale che Venezia offre il meglio di sé. Le stradine, i ponti, la meravigliosa piazza San Marco: ogni angolo della città è colorato e allegro, affollato dalle centinaia di maschere che passeggiano disinvolte, chiacchierano tra di loro e sorseggiano bevande calde nei numerosi caffè della Serenissima, che si veste anch’ella a festa per offrirsi opulenta e generosa alle migliaia di turisti che ogni anno affollano le sue strade.