Ma il manager ammette: “Abbiamo dovuto ritoccare i prezzi”. Dopo Singapore, il gruppo vede un grosso potenziale in Giappone
Ciò nonostante, il manager ha dovuto ammettere che “abbiamo affilato i prezzi e dovuto rendere le tariffe un po’ più convenienti”. Per i manager, la crescita futura sarà più lenta ma sicuramente più globale. E guarderà, ovviamente, ad Est. Arison ha ricordato l’apertura dell’ufficio di Singapore (con la nomina di Pier Luigi Foschi supervisore delle strategie di crescita del Gruppo Carnival in Asia, ndr), dove tra l’altro verrà posizionata la Costa Atlantica. “Vediamo anche un grosso potenziale in Giappone. Dal momento che i nostri tassi di occupazione sono alti, possiamo espanderci solo con una crescita di capacità, quindi con nuove navi (due delle quali verranno costruite proprio in un cantiere giapponese). Ed è importante guardare a nuovi mercati”.
Fonte: Guida Viaggi
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