Carnival: Micky Arison parla alle agenzie

Creato il 09 ottobre 2013 da Dreamblog @Dreamblog

In una pagina pubblicitaria che esce in questi giorni su molti media americani – inclusi quelli del trade – Micky Arison, da poco solamente chairman di Carnival Corporation, si rivolge personalmente agli agenti di viaggi degli Usa, anzitutto per presentare il nuovo ceo Arnold Donald, il suo successore alla guida del gruppo, «persona nella quale il trade può riporre la massima fiducia».

Da ieri inoltre è stata estesa alle testate del trade la nuova massiccia campagna di comunicazione lanciata sui media nazionali dal 23 settembre, stampa e TV per circa 25 milioni di dollari: intitolata «Moments that matter», la campagna utilizza le foto e i video ripresi dai passeggeri sulle navi e poi postati sui social media, dai quali i creativi di Carnival li hanno “catturati”. Il messaggio è centrato  su un pricing invitante, e su valore della consulenza delle agenzie al momento di scegliere.

Nella versione trade le foto sono quelle scattate dagli agenti di viaggi partner, con un testo che di nuovo afferma la capacità degli adv di assicurare ai clienti, insieme a Carnival, proprio quei “Momenti che contano” nella vita delle persone.

Continuità, stabilità, vicinanza Un processo avviato anche dalla serie di eventi intitolati Carnival Conversation – roadshow, visite nelle agenzie, chat sul portale GoCCL.com – che sono serviti al management per incontrare le agenzie negli Usa, mettendosi in gioco di persona di fronte a una platea spesso perplessa e disamorata.

Ha aperto ogni Conversation un video in cui lo stesso Arison addebitava anche ai grandi cambiamenti in corso nell’industria l’accresciuta distanza tra Carnival e la comunità delle agenzie di viaggi: «Non abbiamo fatto il meglio – dichiarava Arison a luglio scorso – per comunicare con voi negli ultimi anni, ma non è stato così nei precedenti 40 anni».

Torna la brochure stampata 

Uno dei risultati delle Conversation è il ritorno di una brochure stampata, annunciata a fine settembre: «Gli agenti ci hanno detto chiaro e tondo di averne bisogno, ne abbiamo prodotta una su misura per il trade, con le informazioni che servono di più alle agenzie», ha spiegato Mike Julius, direttore delle vendite negli Usa.

Ma le Conversation hanno anche portato allo scoperto lo scontento diffuso nel trade da alcune scelte che Carnival deve aver scontato nei momenti più difficili: variazioni al regime commissionale (in vigore da gennaio) non comunicate in anticipo, in generale ridottissima comunicazione con il trade, e nessun cenno alle agenzie sul materiale promozionale consumer.

Il mea culpa di Rein

A bordo di Carnival Splendor ormeggiata a New York è arrivato il mea culpa, per bocca di Joni Rein, vp worldwide sales: «Avremmo dovuto avvertire in anticipo, e comunicare di più – ha detto a proposito del taglio delle commissioni – e mai più il riferimento alle agenzie sparirà dal nostro materiale promozionale». Mentre le mail ai passeggeri che in passato sono stati prenotati da un’agenzia ne includono sempre un segnalazione esplicita.

Ma ora Carnival si prepara a coinvolgere le agenzie nella semplificazione della struttura tariffaria annunciata ai primi di luglio scorso. Fermo restando, almeno per ora, il regime commissionale, compensato ultimamente da alcuni bonus su specifici periodi e segmenti di mercato.

Fonte: L’Agenzia di Viaggi

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