Caro Mark Twain...

Creato il 26 marzo 2013 da Sulromanzo

Immaginate un giorno qualunque della primavera del 1909: un ragazzino trova un ritaglio di un giornale della madre. C’è un uomo dall’aria importante e solare, ritratto. Il ragazzino chiede alla madre se quello sia forse Dio. La madre reagisce con una sorrisino a metà tra il meravigliato e il divertito, e corre subito a scrivere a quell’uomo, per raccontargli il fatto.

Quell’uomo ritratto sul giornale era Samuel Clemens, molto più conosciuto come Mark Twain. Scrittore, docente, umorista, nato nel 1835 e morto nel 1910, è noto ai più soprattutto per i due romanzi Le avventure di Tom Sawyer, del 1876, e Le avventure di Huckleberry Finn, del 1884.

Mark Twain, nel corso della sua vita, ricevette moltissime lettere dai suoi ammiratori, e qualcuna anche da detrattori. Duecento di queste sono raccolte in un volume curato da uno dei maggiori studiosi di Twain, R. Kent Rasmussen, intitolato Dear Mark Twain: Letters from His Readers.

A contattare lo scrittore, ragazzi in età scolare, agricoltori, attivisti politici, insegnanti, artisti. Si va dal giovane avvocato che ricorda la sua infanzia, all’uomo morente che procrastina il suo trapasso per leggere l’ultima storia di Twain su «Harper’s Magazine», attraverso numerosissime richieste e apprezzamenti.

E c’è anche una lettera in cui è il romanziere a ricevere il conforto di un lettore, mentre le sue condizioni di salute si aggravano. La lettera è del 19 aprile 1910. Tre giorni dopo, Mark Twain passerà a miglior vita.

Si spendono fiumi d’inchiostro sugli epistolari, e Dear Mark Twain: Letters from His Readers, seppur sui generis, è tale.

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