Con questo post vogliamo inaugurare la nuova rubrica Caro Psic, una sorta di letterina dallo staff agli utOnti.
Avete capito bene. Saremo noi a sfogarci per i nostri problemi scrittevoli e vi garantiamo una sana dose di risate!
Capita che spesso Scrittevolmente venga scambiato per molte cose: un ricovero per malati mentali, un sito porno, una riserva indiana, ma mai in nessun caso viene scambiato per un blog letterario, che poi è quello che è. La maggior parte delle volte però, quando non cercano incesti fra nonne nipoti, i naviganti ci scambiano per una casa editrice e a nulla valgono le nostre giustificazioni. Agli occhi del mondo siamo una casa editrice.
Capita dunque di essere inseriti in mailing list e di ricevere decine di richieste di pubblicazione, a cui puntualmente non rispondiamo (l’ultima volta che ci abbiamo provato è stata una pioggia di insulti), ma poi arriva un giorno. QUEL GIORNO. Quell’istante in cui tutte le convinzioni crollano e ridi in maniera pietosa di fronte allo scrittore medio italiano.
Quella che segue è la nostra risposta:
Gentile autore esordiente: non tutto quello che scrivi va condiviso con terzi. Soprattutto con noi.
Faremmo volentieri a meno di ricevere la tua sgrammaticata opera autoprodotta (in file doc poi, nemmeno in un vero ebook) con la copertina disegnata con Paint e in allegato il tuo faccione da “sono appena uscito dal cesso dopo una settimana di cagotto”.
Sul serio, ne va della tua credibilità e del nostro tempo.
Inoltre non siamo una casa editrice, ma anche se lo fossimo dubitiamo che il tuo scrivere la stessa mail e mettere una dicitura enorme “DESTINATARI NASCOSTI” possa essere presa seriamente da qualcuno che lavora in editoria.
Ma a parte questo, non siamo persone malvagie. Cerca di capire però che una mail scritta in italiano corretto, non quello che viaggia nella tua testa (e con cui hai scritto la tua opera. EEEEW.) potrebbe essere un passo avanti per farci comprendere esattamente cosa tu voglia da noi. Cosa che non abbiamo ancora capito, per inciso.
Non sentirti offeso da queste parole, scrittore italiano medio. Lo facciamo per te e anche un po’ per i nostri nervi.
Con affetto,
lo Staff.