Riportiamo dunque la recente lettera redatta da un alessandrino che ne ha le tasche piene e che, non senza veleni, si rivolge al primo cittadino, protagonista- tra le altre cose- delle ormai note gigantografie intitolate “Strade più Sicure”:
“Caro Sig. Sindaco,
apprendiamo con piacere che nei giorni scorsi Lei ha raccontato la storia del Beato Guglielmo Zucchi ma forse non sa che gli abitanti di Via Zucchi (è una piccola stradina che dall’inizio di via Tonso va verso la ferrovia, in Pista) non sono per nulla beati.
Da un momento all’altro, una piccola ed insignificante voragine (è ciò che pensa l’Ufficio Tecnico del Comune di Alessandria, visto la solerzia con la quale risponde alle richieste) potrebbe inghiottire un bambino. Non stiamo esagerando, visto la dimensione.
A protezione e per evitare che le ruote delle automobili, moto e biciclette, ci caschino dentro, è stato messo un asse di legno.
Lo sappiamo, il problema che riscontriamo, confrontato con l’immondizia di Napoli è un’inezia…
Lei mi dirà:-” E’ stato fatto un esposto scritto?”.
No, non lo abbiamo fatto; e neppure abbiamo scritto ai pompieri quella volta che ha preso fuoco un’auto: è bastata una telefonata.
Il problema esiste da oltre un anno.
In realtà, per ben due volte gli operai del Comune sono intervenuti ed hanno provveduto a “turare” il buco con un badile ed una manciata di catrame.
Dei loro capi, nemmeno l’ombra.
Ora sono mesi che il buco si è riaperto: la bocca è di circa 30 cm ma sotto l’asfalto si allarga e si ingrandisce sempre di più.
Sig. Sindaco, la prego, lo faccia per i nostri bambini. Sempre che non siano già in ferie, chieda per favore ai suoi Generali dell’Ufficio Tecnico di venire a fare un sopralluogo in via Guglielmo Zucchi, all’altezza del n°8.
La ringraziamo per l’attenzione e confidiamo in un intervento prima del 2013, anno in cui dovrebbe essere finito il Ponte Meyer.
Vedrà, l’intervento costerà molto molto meno dei 14 milioni di Euro del ponte”.
Giuseppe (a nome degli abitanti di via Zucchi)